venerdì 31 maggio 2019

I REGALI DEL PD

Gli elettori che hanno manifestato le loro preferenze politiche votando per il PD alle ultime elezioni europee, sembrano gradire moltissimo tutto ciò che i seguaci di Togliatti propongono quotidianamente ai Cittadini.
.
Il fatto è che, in maniera evidente e palese, nella offerta del Sindaco Merola e della sua accozzaglia di politicanti spiccano il degrado e il lassismo, alimentati per mezzo di politiche improntate ad un buonismo pernicioso e devastante, tipico delle sinistre.
.
Bologna è la capitale mondiale del degrado, soprattutto per quanto riguarda i graffiti che assediano il territorio e per la violenza, non solo generalizzata e tipica delle bande nordafricane che si disputano il controllo delle aree di spaccio, ma anche di quella indicizzata e mirata strumentalmente a fini partitici e politici.
.
Il permissivismo e il buonismo con cui l'Amministrazione post-comunista gestisce la territorialità è frutto di una arroganza tipica, che la contraddistingue e la identifica, ma pare che ciò sia gradito alla maggioranza dei bolognesi, da sempre affascinati dalle tematiche espresse dalle sinistre.
.
Bologna è il punto di arrivo di proposizioni ideologiche che mirano a spersonalizzare l'individuo, "massificando" la popolazione attraverso l'imposizione di politiche di "inclusione" con cui si frammentano le prerogative culturali tradizionali, e criminalizzando termini come nazionalismo e patriottismo.
.
Ben vengano quindi, per i seguaci di Togliatti, i personaggi legati al mondo anarco-insurrezionalista dei "Centri sociali" e la loro violenza, poichè utile ad impedire che i fautori dell'ordine e della sovranità popolare e nazionale possano esprimersi e parlare ai Cittadini.
.
Se il prezzo da pagare è quello di vedere la Città ostaggio di orde di graffitari e di incivili, oppure di spacciatori e di zingari, e in ultima analisi di "guerriglieri urbani" anti Salvini o anti Forza Nuova, appare come tributo necessario e irrisorio, almeno agli occhi dell'Amministrazione comunale di chi l'ha votata.
.
A costoro dedico le seguenti immagini di degrado, appartenenti ad una piccola frazione del territorio, ma rappresentative di una più ampia diffusione, con cui gli italioti votanti per il PD ci hanno costretto a convivere.
.
.
Quartiere Pilastro  -  I cestini del Parco Pier Paolo Pasolini
.
Bologna è ovunque assediata dai graffitari dei Centri sociali, lasciati liberi di agire per decenni
.
Attentato contro la sede di Forza Nuova a Bologna
.
Zingari a Bologna, scene di ordinario degrado  -  I Rom danneggiano l'auto di Matteo Salvini
.

.
.
Ora i votanti del PD saranno contenti !
.
Davanti a queste immagini non mi rimane che prendere atto della loro stupidità, frutto di un lavaggio del cervello che non permette loro di pensare autonomamente ...
.
.
Il Blog del Pilastro
.
















mercoledì 22 maggio 2019

La VIOLENZA ROSSA a Bologna


I “centri sociali” hanno dimostrato ancora una volta di essere il braccio armato e violento di un comunismo pernicioso e molto lontano dai concetti di democrazia e di libertà.
.
Costoro sono i pupilli del Sindaco Merola e hanno con lui un afflato particolare, attraverso il quale viene loro concessa carta bianca ogni qualvolta emerga la necessità politica di imporre a tutti i dictat dell’attimo contingente.
.
Nel caso particolare stavolta si voleva impedire il regolare svolgimento delle attività elettorali previste dalla Costituzione italiana, ai militanti di Forza Nuova, una cinquantina in tutto, e del comizio tenuto dal loro leader Roberto Fiore.
.
La formazione politica di Forza Nuova si colloca all'estrema destra nel sistema partitico nazionale, e pur ricoprendo il ruolo di movimento extraparlamentare ha comunque tutte le carte in regola per poter esprimere e diffondere le sue idee e le sue proposizioni, come è giusto che sia in uno Stato di ispirazione e di orientamento liberale e democratico.
.
I militanti di Forza Nuova 
.
Di tutt’altro avviso sono i facinorosi delinquenti dei “centri sociali” che si arrogano il diritto di decidere chi può parlare e chi deve invece sottostare al silenzio imposto da loro con la violenza.
.
I “centri sociali”, dopo aver impedito a Matteo Salvini di tenere il suo comizio, nel recente passato, ora ci hanno riprovato con Forza Nuova.
.
Sia Salvini che Fiore sono stati giudicati colpevoli, dai delinquenti comunisti a viso coperto, di essere fascisti che negano la Costituzione, ma appare evidente a chiunque che è esattamente il contrario, e i fatti lo dimostrano.
.
I collettivi anarco-comunisti che infestano come zecche la società bolognese, ammorbandola con il fetore del loro marxismo, sono lo stereotipo rappresentativo dell’anti democrazia e dell’odio comunista.
.
Il loro “modus operandi” consiste nell’occupare abusivamente proprietà private o pubbliche, impossessandosene arbitrariamente, e imponendo il loro delirante credo politico a suon di sprangate e di violenze di ogni tipo, di devastazione e di guerriglia contro chiunque non sia allineato alla loro ortodossia.
.
Le giuste rivendicazioni di Forza Nuova
.
Ogni volta che questi delinquenti decidono di impedire ad altre formazioni politiche di parlare, mettono a ferro fuoco le città, così come è accaduto nei giorni scorsi a Bologna e recentemente a Napoli.
.
Il Sindaco Merola, dall’alto della sua smisurata arroganza, accompagnata da una malafede ideologica che rasenta la simbiosi con il crimine comunista, ha vietato a Forza Nuova di montare il palco su cui avrebbe dovuto parlare Fiore, e questo la dice lunga sul suo “modus operandi”, sbilanciato e compromesso fra un antifascismo tanto di comodo quanto anacronistico e uno scandaloso lassismo che odora di connubio e di connivenza, proprio con i delinquenti dei “centri sociali”.
.
Chiunque possa incrinare la stabilità politica (e le poltrone) del PD viene considerato “fascista” ed ecco che intervengono prontamente i facinorosi “guerrilleros della domenica” appartenenti al variegato cosmo criminale dei centri sociali, appunto.
.
La democrazia a Bologna viene così stuprata ogni qualvolta i “pupilli” di Merola sono spronati a interpretare il loro ruolo di devastatori e di violenti, accompagnati dai soliti cori e dalle canzonette come “bella ciao”, simbolo dei partigiani assassini e criminali da cui costoro traggono il retaggio ancestrale.
.
Bologna : ordigno contro la sede di Forza Nuova
.
La sola presenza di questi cosiddetti “antagonisti” che riuniscono all’interno dei loro gruppuscoli una accozzaglia criminale composta da elementi che esprimono un odio insanabile per le istituzioni,  rappresenta un vero e proprio insulto alla democrazia.
.
Bologna è ostaggio della violenza comunista, complice un partito, il PD, che non solo si è appropriato spudoratamente della denominazione “democratico  ma che anzi tira il sasso e nasconde la mano.
.
Il retaggio culturale, o pseudo tale, dei politicanti che compongono la congrega di Merola, deriva dalla compiacenza verso le strategie e i comportamenti di Palmiro Togliatti, uno dei massimi criminali del comunismo.
.
Cento milioni di morti è la cifra raggiunta dai genocidi, dalle stragi, dalle uccisioni di vittime torturate, deportate e sparite nel nulla, o inglobate dall’orrore del cosiddetto “Paradiso comunista”, ma tutto ciò sembra scivolare addosso al Virgino Primo Cittadino che dichiara sempre prontamente il suo fervore partigiano e marxista.
.
A Bologna, come in molte altre città della penisola, esistono vie e piazze intitolate al criminale Togliatti e questo sembra andare bene al Sindaco dei bolognesi, così come agli altri, nonostante il fatto che siano ormai certe e consolidate le precise responsabilità criminali di colui che ancora oggi viene definito come “il Migliore”.
.
Merola e i politicanti del PD dovrebbero vergognarsi e occuparsi di altre cose, come il degrado che attanaglia i Cittadini bolognesi, oramai abbandonati a loro stessi.
.
Zecca comunista
.
Bologna è diventata una pattumiera a cielo aperto, ed è ricoperta di sporcizia e di graffiti in ogni sua parte, sia centrale che periferica, ostaggio di elementi criminali che fanno tutto ciò che vogliono indisturbati.
.
La Prefettura sembra essere impreparata e inadeguata a impedire le affermazioni territoriali dei “centri sociali  come se si trovasse di fronte ad un fenomeno improvviso e imprevisto.
.
La realtà è che invece questi delinquenti si sono appropriati della città da oltre trent’anni, come dimostra il fatto che l’aula C della Facoltà universitaria di Scienze Politiche sia stata occupata per ben ventisei anni consecutivi.
.
Di fronte a ciò, viene da pensare che un crimine protrattosi per un così lungo periodo sia il risultato di un permissivismo conciliante concesso dall’Amministrazione comunale a firma PD con la complicità delle altre istituzioni.
.
Il fatto che ancora oggi si permetta ai “centri sociali” di decidere chi può o chi non può parlare a Bologna è il chiaro proseguo di politiche di questi tipo, incentrate sul connubio tra PD e frange criminali che si rifanno al comunismo.
.
Ingresso dell'Aula C della Facoltà universitaria di Scienze Politiche, occupata per ben 26 anni
.
Questo substrato sociale anarco-insurrezionalista dal sapore staliniano che parassita le città italiane vive grazie al suo sbandierato antifascismo, che appare con ogni evidenza un comodo alibi per delinquere impunemente.
.
E’ anche un fertile terreno in cui le radicalizzazioni politiche possono evolvere e deviare in sistemi dalla deriva terroristica, come è già accaduto per le Brigate rosse, eredi dei partigiani assassini comunisti.
.
Quello del PD è un gioco pericoloso, subdolo e criminale, poiché induce e insiste sulla manipolazione della realtà, plasmandola a proprio esclusivo vantaggio, sulla pelle dei Cittadini.
.
Un’ultima considerazione.
.
Il comunismo è stato messo fuori legge in molti Paesi, soprattutto in quelli in cui la Democrazia si esprime ai suoi massimi valori e livelli, mentre possiamo constatare per contro che ove esistano regimi di stampo comunista, ancora oggi, la società civile sprofonda in abissi di disperazione, di lager, di sangue e di violenza.
.
Gli esempi sono davanti agli occhi di tutti…
.
.
Il Blog del Pilastro
.

domenica 19 maggio 2019

Proposta per una migliore vivibilità del Parco Pier Paolo Pasolini

Il parco Pier Paolo Pasolini, vero e proprio polmone del Pilastro, è da considerare una risorsa a tutti gli effetti, non solo per l’ossigeno prodotto dalle innumerevoli essenze arboree e dalle specie vegetali presenti, ma anche come fonte di riflessione per la sua connotazione bucolica, inserita in un contesto in cui cemento e asfalto la fanno da padroni.
.
La diversità biologica che caratterizza le piante del Parco e l’avifauna induce a riflessioni di carattere naturalistico che però prescindono da una realtà contestuale che andrebbe in parte modificata.
.
Si può facilmente constatare che tutta l’area del Parco, nella sua interezza, sia meta di sgambamento per decine e decine di cani accompagnati dai loro proprietari, e ciò di per sé non costituirebbe un problema se non fosse per il fatto che le deiezioni solide e liquide delle bestiole imperversano sul territorio privo di una appropriata regolamentazione.
.
Accade così che i bambini giochino nei prati dove alcuni istanti prima hanno urinato i cani, oppure dove sono state raccolte dai proprietari degli stessi le deiezioni solide.
.
Questo fatto rappresenta un paradosso che vede da un lato una Amministrazione impegnata a fornire strutture molto importanti per il Cittadino (come il Parco stesso e i giochi per i bambini) e dall’altro si dimostra insensibile al problema sanitario che può derivare dalla mancanza di regolamentazione.
 .

Inoltre l’area del Parco è ricca di erbe edibili, come ad esempio il tarassaco, l’agrifoglio, la malva, la piantaggine, l’achillea e tante altre che potrebbero benissimo essere raccolte e consumate in insalata, per non parlare di funghi come i prataioli o le “gambe secche” (il Marasmius oreades).
.
Tutto ciò però non è possibile a causa del fatto che si incorrerebbe nel rischio di raccogliere erbe irrorate dalla pipì dei nostri amici a quattro zampe.
.
Sarebbe quindi opportuno identificare degli spazi all’interno del Parco, per recintarli e adibirli allo sgambamento dei cani e ai loro “bisognini”, prescrivendo anche il DIVIETO di farlo nelle zone rimanenti.
.
Malva sylvestris
Si potrebbero anche recintare e interdire ai cani alcune zone del Parco particolarmente ricche di erbe edibili, magari pubblicizzandole con bacheche didattiche, e dare così la possibilità di raccoglierle in tutta sicurezza.
.
Le erbe spontanee costituiscono una risorsa alimentare sana e oltretutto gratuita che viene invece sprecata a causa della indifferenza su questo argomento.
.
Molte persone anziane si recano nei centri commerciali per comprare costose verdure che magari provengono dalla Spagna o dai Paesi africani, e che subiscono anche trattamenti conservativi e fitosanitari che sono oggettivamente da rifiutare.
.
Taraxacum officinale
Una regolamentazione  come quella suggerita sarebbe un vero e proprio esempio di attenzione all’ambiente e alle necessità dei Cittadini, sempre più strangolati dalla crisi economica e sarebbe una cartina di tornasole per chi ama il territorio e la natura.
.
I cani potrebbero passeggiare accompagnati al guinzaglio con i loro padroni percorrendo comunque gli appositi sentieri di tutti i giorni, e potrebbero continuare a fare i loro bisogni lungo questi tragitti, ma potrebbero essere lasciati liberi di correre solo all’interno delle aree di sgambamento.
.
Plantago major
Non dovrebbe essere consentito di condurli nelle aree interdette ai cani o in quelle adibite alla raccolta delle erbe spontanee.
.
Questa suddivisione di spazi consentirebbe anche un maggior controllo di precise aree del territorio, oggi più che mai minacciato dalla presenza di elementi criminali dediti allo spaccio di stupefacenti.
.
Con la pubblicizzazione (bacheche didattiche informative su flora, funghi e, perché no, anche di avifauna) si favorirebbe una maggiore socializzazione delle persone residenti in chiave anti-degrado.
.
Marasmius oreades
Lo sforzo dell’Amministrazione sarebbe veramente minimo, ma i risultati sarebbero eccellenti.
.
Avrebbero da guadagnarci tutti, a partire dai cani e dai loro proprietari che avrebbero un luogo recintato ove far correre liberamente i loro amici a quattro zampe), così come i bambini che non correrebbero il rischio di giocare sull’erba contaminata dalle urine degli animali.
.
Sarebbe una iniziativa che favorirebbe il controllo territoriale e darebbe anche un aiuto economico alle famiglie,  consentendo loro la raccolta di erbe officinali in tutta sicurezza.
.
Ci guadagnerebbe l’Amministrazione, politicamente, perché darebbe un segnale di risveglio sulla capacità (e volontà) di FARE qualcosa per i Cittadini, i quali percepiscono oggi un grado elevato di abbandono delle istituzioni.
.
Cestino con coperchio
e posacenere
Un esempio ?
.
La pulizia quotidiana del Parco, assediato da cartacce, plastica, bottiglie vuote e lattine, mozziconi di sigarette e quant’altro, è svolta da un paio di volonterosi Cittadini che a titolo gratuito si occupano di raccogliere i rifiuti e a mantenere pulita l’area, per quanto possibile.
.
Sono assenti i paletti porta sigarette accanto alle panchine, così come lungo i vialetti di percorrenza, e ciò induce i passanti a gettare per terra i mozziconi.
.
Ricordo che la nicotina è un potente veleno e che liberata nell’ambiente può essere pericolosa per le tante specie di uccelli che vivono nel Parco.
.
Questo post, che rappresenta una vera e propria proposta per il bene del territorio e del Parco Pier Paolo Pasolini, sarà inviato a chi tra i politici del Quartiere San Donato, se ne può fare carico.
.
Il tempo ci dirà se e come ci sarà la dovuta attenzione al riguardo…mentre aspettiamo il momento delle elezioni europee …
.
.
Il Blog del Pilastro
.

domenica 12 maggio 2019

GRAFFITI : Via Innocenzo MALVASIA

Ecco come si presenta Via Malvasia agli occhi dei Cittadini :
.
.
.
.
.
.
.
Bologna si conferma come la Città più imbrattata d'Italia, anzi d'Europa, se non del Mondo... come testimoniano le immagini, e più passa il tempo più la situazione peggiora !
.
.
.
.
.
.
.
.
Come si può notare, lo spettacolo del degrado è desolante, ma pare che ciò interessi molto poco ai politici del PD che dovrebbero occuparsene !
.

.
.
.
.
.
.
.
.
Anche i pali dei segnali stradali e quelli dei semafori sono stati presi d'assalto da stuoli implacabili di imbrattatori seriali, nel completo e palese disinteresse dell'Amministrazione comunale. 
.
.
.
.
Il Blog del Pilastro
.




venerdì 10 maggio 2019

GRAFFITI : Via Camillo CASARINI

Ecco le immagini dei graffiti che ricoprono i muri di Via Casarini per tutta la sua estensione, dandoci la misura di un degrado a cui l'Amministrazione comunale a firma PD guarda con estremo disinteresse.
.
Lo provano le migliaia di graffiti che assediano letteralmente l'intera città, come dimostrano le immagini ...
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
La sequenza di graffiti che si incontra lungo via Casarini è impressionante e indegna di una società civile.
.
I facinorosi dei centri sociali e i fannulloni che imbrattano la nostra città sono purtroppo i "pupilli" del PD a cui fanno molto comodo per impedire alle oppositori politici, come ad esempio Matteo Salvini, di parlare in comizi pubblici.
.
A Bologna è stata svenduta la democrazia, e la città è divenuta ostaggio di gruppi di imbecilli a cui il PD ha spianato la strada, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti... in piena evidenza ...
.
.
.
.
 ...
.
.
.
.
.
 ....  
.
.
.
La frequenza dei graffiti e le dimensioni degli stessi sono imbarazzanti, poichè dimostrano che questi imbrattatori seriali non temono misure repressive (comunque inesistenti), ma anzi si sentono forti e arroganti, protetti e lasciati liberi di agire da un PD che risulta quindi essere il vero colpevole e l'autentico protagonista di tutto questo degrado.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Il Blog del Pilastro
.