martedì 27 agosto 2019

GRAFFITI : Via Don Giovanni Minzoni

Propongo le immagini di una delle vie prospicienti al centro cittadino, che unisce i viali di circonvallazione alla Piazza dei Martiri.
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Lungo il suo percorso si trova il Museo d'Arte Moderna (Mambo), uno dei principali musei d'arte contemporanea di Italia che ospita collezioni permanenti ma anche mostre temporanee, oltre ad una biblioteca, una libreria, e un bar-ristorante.
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Si potrebbe supporre che data la sua connotazione e per il fatto che rappresenti un fiore all'occhiello della cultura bolognese di fronte alla crescente domanda del turismo intellettuale, sia particolarmente curato l'aspetto che tale istituzione offre di sè e il contesto ambientale cittadino che lo circonda.
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Purtroppo non è così, ma anzi, per quanto riguarda la stessa via Don Minzoni che ospita la struttura, la situazione è esattamente all'opposto di come dovrebbe essere.
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La responsabilità dell'Amministrazione locale a firma PD è evidente e si presenta quotidianamente, da anni, agli occhi di tutti.
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Ecco le immagini del degrado, sotto forma di sporcizia, graffiti, imbrattamenti, e affissioni abusive, che assediano il territorio ...
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Come si può vedere da queste prime immagini la via è completamente imbrattata in ogni sua parte (da anni), dalle colonne dei portici (vanto di Bologna) ai muri, compreso i pali della cartellonistica stradale, le serrande dei negozi, e i totem delle aziende private, nella completa indifferenza del Sindaco.
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Questo è quello che si offre agli occhi dei turisti, e cioè un situazione diffusa e capillare di degrado e di sporcizia.
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Il Blog del Pilastro
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domenica 4 agosto 2019

Il PD bolognese e i suoi disastri

Sottotitolo : La coda di paglia di Virginio Merola e del PD
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Il PD sta scomparendo e i sondaggi lo danno a livelli di consenso molto bassi, vicini al 15%.
Le politiche del PD sono CONTRO i Cittadini..
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Per questo motivo, nel tentativo di ingraziarsi almeno in parte quell’elettorato che ha perso fiducia in lui, il PD sta eseguendo una serie di “compitini” sul territorio.
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Uno di questi consiste nel proclamato tentativo di ripulire la città dai graffiti.
Il degrado in cui sono immersi i Cittadini, e le centinaia di migliaia di graffiti che assediano Bologna, in ogni sua parte di territorio, sono il frutto della mancanza di volontà del Sindaco di preoccuparsene.
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Dall’anno del suo insediamento a Palazzo d’Accursio, il sindaco post comunista, erede delle politiche di togliattiana memoria, ha fatto ben poco per il benessere dei cittadini e per il buon decoro della Città.
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Elenco alcune delle problematiche cittadine verso cui ha tenuto un atteggiamento tale da essere identificato come incapace e come “partigiano” (nel senso più deleterio del termine) nei confronti della società civile.
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Centri sociali
Degrado e tutela zingari
Disinformazione
Graffiti
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Esaminiamo ora questi aspetti della quotidianità bolognese :
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CENTRI SOCIALI
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E’ oramai palese che esiste un forte connubio fra gli elementi criminali che orbitano attorno all’universo anarco-comunista dei centri sociali e l’Amministrazione comunale, e ciò è comprovato dal fatto che nonostante l’illegalità quotidiana rappresentata dall’aver occupato uno stabile non di loro proprietà, questi “tupamaros” della domenica, possono continuare a delinquere imperterriti.
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Il Sindaco talvolta si pronuncia contro questo stato di cose, ma poi subito dopo li coccola promettendo loro di trovargli una sistemazione adeguata per il proseguo delle loro attività.
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Ci si chiede allora come mai il Sindaco non si dimostri così solerte verso le altre minoranze politiche, patrocinandole e offrendo sostegno.
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Se non altro il panorama cittadino offre un quadro legalitario sulla presenza di gruppi  legati alla destra, che manifestano la loro dissidenza in maniera non violenta e discreta.
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L'edificio occupato da Xm24 su cui sono stati fatti murales contro la Polizia ...
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Al contrario i centri sociali sono l’espressione del più bieco comunismo, quello che rivela con la violenza il suo vero volto, e lo hanno dimostrato in svariate occasioni, non ultima quella in cui hanno impedito a Matteo Salvini di parlare ai Cittadini.
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I metodi sono quelli del vecchio PCI, tanto amato dai suoi eredi, vero Sindaco ?
Altrimenti non si spiega il perché esistano a Bologna una Via Lenin e una Via Togliatti, entrambi criminali sanguinari e assassini appartenenti al comunismo passato.
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Sappiamo tutti che Togliatti viene ancora oggi ricordato e omaggiato con il vezzeggiativo di “il Migliore”.
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La Magistratura sembra pensarla nello stesso modo, o almeno quella parte di Giudici che fino ad oggi hanno emesso sentenze nei processi contro i delinquenti dei centri sociali, guarda caso tutte di assoluzione.
Il fatto che la città sia stata messa a ferro e fuoco è irrilevante.
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DEGRADO E TUTELA ZINGARI
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La dittatura linguistica delle “toghe rosse” ha sentenziato che il termine “zingaro” sia offensivo, a riprova del fatto che chiunque produca illegalità, disagio, degrado, sottocultura, e in ultima analisi odio sociale, rappresenti un valore aggiunto da tutelare.
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Lo prova il fatto che un elemento di spicco del PD sia andato in carcere a trovare l’assassino che ha accoltellato il Carabiniere invece di andare a confortare il milite dell’Arma sopravvissuto all’aggressione.
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Per quanto riguarda gli zingari (oops, i rom…) questi sono coccolati da decenni dalle Amministrazioni rosse bolognesi che si sono susseguite, e durante questo percorso si è consentita la loro attività criminale incentrata sul furto, sulle molestie, sulle truffe, senza parlare del degrado e della sporcizia che provocano.
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Ai bolognesi viene fatta pagare una tassa sull’immondizia sempre più cara, un balzello di stampo medioevale, mentre agli zingari (oops, i sinti…) viene consentito di svuotare i cassonetti delle immondizie per rovistare tra i rifiuti, e di lasciare tutto in strada.
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Decenni di "buonismo" del PD hanno ridotto Bologna ad una pattumiera a cielo aperto
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L’accattonaggio di un esercito di questuanti e derelitte assedia la cittadinanza spingendola ad elemosinare quotidianamente, salvo poi scoprire in seguito a qualche indagine dei Carabinieri che in un campo nomadi hanno scoperto bauletti pieni di soldi e d’oro.
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D’altra parte non si può non ipotizzare la provenienza illecita di tale benessere, visto che il lavoro non appartiene alla cultura dei nuovi gitani metropolitani, che fanno del parassitismo e del malaffare l’essenza vitale del loro incedere quotidiano.
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Ciò non è sufficiente a evitare che l’Amministrazione rossa tuteli sempre di più queste etnie, fornendo loro assistenza, campi attrezzati, corrente elettrica e acqua (che pagano i Cittadini), posti riservati negli asili e quant’altro.
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Forse Merola non sa che queste persone in Russia ai tempi di Stalin e di Togliatti venivano instradate verso sentieri di sola andata per i gulag siberiani.
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Riguardo al crescente degrado imperante a Bologna, vorrei invitare chi legge a focalizzare la propria attenzione sulla situazione igienica territoriale che ci circonda.
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Le fermate dei bus assomigliano a latrine a cielo aperto, in cui è evidente che la pulizia viene effettuata sporadicamente, in cicli che appaiono insufficienti, mentre i graffiti e le pubblicità abusive sembrano prevalere, generando sensazioni di fastidiosa distropia.
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Esistono i cestini per la raccolta delle cartacce, ma vengono svuotati solo raramente, soprattutto quelli nei Parchi pubblici, che appaiono dimenticati e in balia dei vandali.
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Solo la buona volontà di alcuni volonterosi Cittadini riesce faticosamente a tamponare le negligenze di una Amministrazione che sarà comunque punita alle prossime elezioni.
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DISINFORMAZIONE
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La disinformazione è da sempre l’arma migliore usata dai comunisti prima e dai suoi seguaci oggi.
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La mistificazione e la falsificazione della realtà sono i corollari che appartengono alle false verità proposte dai professionisti dell’inganno, dagli pseudo-intellettuali delle sinistre che per decenni  hanno costituito il cancro della società italiana, spargendo le loro metastasi.
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Bologna non è rimasta indenne da questa infezione, anzi se ne è alimentata per lungo tempo, fino dal dopoguerra in cui i partigiani assassini e comunisti massacravano le vittime civili.
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Merola premia Mario Anderlini, partigiano comunista assassino della Brigata Garibaldi Bolero
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La letteratura in materia è oggi esaustiva al riguardo e permette di collocare i criminali comunisti, compresi i partigiani, tra coloro che sono da additare al pubblico disprezzo.
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L’apparato post comunista però pare non pensarla in questo modo, nonostante la verità emerga prepotentemente da ogni parte, e insiste nel celebrare i fantasmi criminali del passato come odierni eroi del comunismo.
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Ecco perché annualmente assistiamo a stucchevoli cerimonie in cui senza vergogna costoro cantano “bella ciao” e salutano con il pugno chiuso.
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Forse questa gentaglia non sa che oggi la popolazione, grazie anche a internet, è a conoscenza di molte delle cose precedentemente nascoste o mistificate, e che tutto ciò influirà sul loro metro di giudizi al momento del prossimo voto.
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GRAFFITI
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Il graffitismo è un fenomeno diffuso in molte città ma pare che a Bologna abbia trovato un terreno più fertile che altrove.
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Lo dimostra che in città non esiste una parte di territorio che ne sia libera.
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Il centro città è completamente devastato, mentre i graffiti si estendono a macchia d’olio anche nelle periferie, aggiungendo ulteriore degrado a quello già esistente.
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Il permissivismo e il pernicioso buonismo che contraddistinguono le sinistre hanno permesso ai delinquenti che deturpano ogni angolo di Bologna di perseverare nel loro intento, garantendo loro l’impunità che deriva dalla mancanza di regole, di sanzioni, di controlli, e di repressioni.
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I cittadini sono ostaggio di questa politica che privilegia le attività criminali a discapito della gente onesta.
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La realtà è sotto gli occhi di tutti...
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Anni e anni di disinteresse della Pubblica Amministrazione (PD) mostrano il vero volto di chi palesa un unico e contingente afflato : la simbiosi con i dictat del proprio partito (PD) e l’attaccamento alla poltrona.
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Il biglietto da visita di Bologna, oggi, con l'Amministrazione Merola, è questo !
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Di fronte a chiunque si presenta come la città più graffitata al mondo, e ciò è sotto gli occhi di tutti…
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Su questo blog c’è una pagina dedicata proprio al degrado e ai graffiti, con tanto di immagini…
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In questi giorni il Sindaco ha proclamato di voler affrontare il problema, e di voler iniziare a rimuovere i graffiti.
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Che sia per il fatto che prossimamente ci saranno le elezioni in cui SICURAMENTE  la Lega prenderà a calci nel didietro il PD, mandandolo a casa ?
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Il fatto che Merola tenti di muoversi adesso, ipocritamente, dopo anni e anni di colpevole inedia dovrebbe far riflettere su quello che appare come un forzoso compitino…
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Il Blog del Pilastro
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