mercoledì 23 marzo 2022

LO SQUALLIDO SALVINI

Matteo Salvini mostra il suo vero volto anche in occasione della guerra in Ucraina.

Il suo modus operandi improntato ad una ambiguità vergognosa lo caratterizza, così come è apparso molto chiaramente non solo nella sua affannosa corsa finalizzata a compiacere un Governo di cui fa parte, a fianco dei comunisti e dell’intera sinistra, ma anche palesando un aperto disprezzo verso le famiglie ucraine che quotidianamente vengono bombardate dalle orde sanguinarie di Putin.

Salvini si è infatti espresso molto duramente contro la decisione del Premier Draghi di inviare aiuti militari in Ucraina, ribadendo la sua tesi (di comodo) secondo cui il conflitto si deve attenuare sedendosi ad un tavolo di trattative.

La tesi di Salvini è che, mentre le donne e i bambini in Ucraina muoiono sotto le macerie dei palazzi distrutti dai russi, l’Occidente deve limitarsi a compiere passi diplomatici e a dialogare con gli assassini del Male Assoluto.

Va detto che, non a caso, Salvini è stato a lungo un fervido ammiratore di Putin, nonostante il fatto che questi sia stato un colonnello del KGB, la famigerata polizia segreta nata dalle ceneri dell’NKVD, responsabile di deportazioni epocali e di genocidi.

Quando cadde il Muro di Berlino, Putin si trovava proprio nella capitale della Germania est, ed era uno di quelli che sparava o dava l’ordine di sparare alla schiena di coloro che tentavano di fuggire dal “paradiso comunista”.

Salvini indossò la maglietta con l’effigie di Putin, per omaggiarlo e testimoniargli così la sua devozione, nonostante il fatto che fosse a conoscenza dei genocidi commessi dal suo idolo e dei suoi innumerevoli crimini contro l’umanità.

Putin fece radere al suolo le città della Cecenia, riducendo quel Paese ad un cumulo di macerie e consentì alle sue truppe di praticare lo stupro come arma di guerra.

Lo stesso modus operandi che in questi giorni sta applicando nei confronti del Popolo Ucraino, accanendosi contro le abitazioni civili, gli asili, gli ospedali, i teatri e qualunque altro luogo, anche in assenza di rilevanza strategica o di obiettivi militari.

Tutto ciò non interessa a Matteo Salvini, impegnato com’è a fare combutta con gli squallidi politicanti che ancora oggi, grazie ai sui voti e a quelli di Berlusconi, tengono in ostaggio la Popolazione italiana con lo strumento del green pass.

Salvini vuole il dialogo con Putin ma paradossalmente non ha permesso al Popolo italiano di dissentire e di opporsi al green pass, votando infatti insieme a PD, LeU, e sinistre al completo, per la privazione della libertà e per la fine della democrazia in Italia.

Come definire il comportamento di questo politicante se non con il termine di squallido ?

Anche la Polonia, durante l’ultima visita di Salvini in quel Paese, gli ha rinfacciato il fatto di aver indossato la “famosa” maglietta” con l’immagine di Putin, facendogli capire che non era un ospite gradito!

Salvini sta conducendo la Lega allo sfacelo e durante tale percorso non si fa mancare nulla, nemmeno il tradimento nei confronti di Fratelli d’Italia, palesato in occasione sia della rielezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, che della riforma per il Presidenzialismo proposta da Giorgia Meloni, affossata a causa delle assenze di due Deputati di Salvini e Berlusconi.

Lo squallore che trasuda da ogni singolo comportamento di Salvini esprime con tragica evidenza la sua doppiezza morale e una smisurata ambiguità, come dimostra il suo asservimento ai dictat del pensiero unico di cui oggi è membro a pieno titolo.

Giuda Iscariota, non avrebbe potuto fare di meglio, in un perverso teatrino nel quale la rappresentazione degli interpreti presenti è frutto di complicità, inciuci, compromessi, falsità, ambiguità, tradimenti, eseguiti con la massima disinvoltura e in totale dispregio del mondo circostante.

L’elettorato della Lega non ha sicuramente digerito il fatto che da Partito di opposizione al Governo delle sinistre, Salvini sia diventato un membro proprio di tale compagine, a fianco di Draghi, Conte, Di Maio, Speranza, Fratoianni, ma anche di Brunetta, Gelmini, Carfagna, e di tutta l’accozzaglia delinquenziale che compone la dittatura odierna in Italia.

La caratura morale di questi personaggi è inferiore a quella che può avere un ratto di fogna, e i fatti lo dimostrano.

Nel frattempo in Ucraina i bambini continuano a morire!

I fanatici adoratori di Salvini, quelli per intenderci che lo riconoscono come leader a prescindere, incuranti dei suoi tradimenti e delle sue vigliaccate, commesse senza ritegno, osannano a loro volta Putin, in uno scenario paradossale nel quale l’ignoranza, la disinformazione, e l’idiozia allo stato puro trionfano.

Questi personaggi, veri e propri trolls che popolano Facebook e altri social, non mancano quotidianamente di esprimere le loro squallide simpatie per Putin, disprezzando le vittime dei bombardamenti russi.

Questo orientamento, fortunatamente limitato ad un numero ridotto di estimatori dell’Asse Salvini-Putin, si palesa come un vero e proprio cancro sociale, proprio come se costoro inneggiassero a Hitler o a Stalin.

In tutto ciò, la responsabilità di colui che veniva denominato “il Capitano”, ma che ora può essere definito solamente come squallido politicante, è enorme.

Il suo comportamento ha provocato una serie di condizionamenti che traggono linfa vitale dalla confusione ideologica e dall’ignoranza, inducendo i sopracitati trolls a manifestare senza ritegno la propria ignoranza.

D’altra parte le “destre” di oggi non propongono più modeli culturali, didattici e intellettuali che mostrano la vera essenza del comunismo e dei loro eredi, lasciando agli estimatori di Togliatti, di Putin, o dei gerarchi cinesi ampi spazi di manovra per quanto riguarda la disinformazione.

Percolpa di politicanti come Salvini non esistono più retrospettive culturali che traggano linfa vitale dalla disanima dei crimini comunisti e dalla consapevolezza della ferocia insita nell’essenza del Male assoluto, ma solamente effimere concomitanze di malumori sociali eretti a baluardo di propaganda.

In parole povere mancano le basi ideologiche che attraverso lo studio della Storia ci insegnano quale debba essere il percorso democratico di una società civile, mentre la formazione della base elettorale della cosiddetta destra è inesistente, orba di riferimenti didattici e privata di contenuti intellettuali.

L’anticomunismo, che dovrebbe essere alla base di ogni raggruppamento politico che guardi ai valori di democrazia e libertà, è in realtà scomparso o agonizzante, mentre la disinformazione comunista continua ancora oggi a diffondere una verità plasmata e addomesticata a loro uso e consumo.

Il declino della Lega, a causa di Salvini, assomiglia molto da vicino a quello dei pentastellati di Beppe Grillo, il cui percorso implosivo ha tratto i suoi prodromi proprio dalla mancanza di riferimenti ideologici.

Il malcontento popolare che fu la causa determinante del successo elettorale dei 5 stalle, si è infatti scontrato in seguito con la stessa ambiguità e lo stesso modus operandi palesato da Salvini negli ultimi anni, conducendo il Movimento verso l’estinzione.

Le sinistre, forti di riferimenti ideologici a cui non hanno mai voluto rinunciare, pur metamorfizzandosi, professano una asfissiante disinformazione da decenni, insinuandosi in ogni settore della vita sociale e raccogliendo consensi.


L
a loro ambiguità è diversa da quella di Salvini, poiché è mirata a fagocitare consensi, ad assoggettare masse, a creare un gregge di pecoroni da manipolare, in un ciclo perverso che si nutre della stessa disinformazione attuata, mentre il modus operandi dell’ex “Capitano” si concretizza nella ricerca affannosa di un posto nel Governo Draghi, di una compiacenza complice con l’ex nemico, con il quale vota all’unanimità.

C’è da chiedersi come mai Salvini si sia prostrato al cospetto del nuovo Zar, nonostante la caratura criminale dello stesso e a fronte di un genocidio in atto attualmente, e ci si domanda come mai non esprima senza ambiguità una netta presa di distanza dalle politiche genocide di Putin, ma anzi si inalberi di fronte all’ipotesi di aiutare militarmente l’Ucraina.

Cosa lo rende così compiacente nei riguardi dell’ex colonnello del kgb ?

Consiglierei Salvini di recarsi a Kiev o a Mariupol, oppure a Odessa e Leopoli, per provare sulla sua pelle cosa significhi ricevere le bombe russe sulla testa, o rimanere prigioniero sotto le macerie di una casa crollata.


Se ciò capitasse a sua figlia, sarebbe ancora così compiacente verso il suo idolo russo ?

Personalmente non sono un estimatore di Mario Draghi, dato che lo considero un criminale che ha ridotto in schiavitù il Popolo Italiano, ma devo riconoscere che il suo sdegno verso Putin e la sua proposta di inviare aiuti militari in Ucraina mi trova perfettamente d’accordo.

Non si può dialogare con chi stupra la democrazia e con chi disprezza la vita degli esseri umani.

Putin è paragonabile ad elementi criminali come Hitler, Stalin, Lenin, Pol Pot, Xi Jinping, Fidel Castro e solo una mente malata e ambigua può pensare di tergiversare sull’argomento mentre i bambini soccombono ai bombardamenti.

Caro Matteo Salvini, sei un morto che cammina (in senso politico) e non ti sei nemmeno accorto che la china discendente che hai intrapreso  ti condurrà all’estinzione.

Sei artefice del tuo destino, ma sappi che, come recita un vecchio proverbio, chi è causa del suo male pianga sé stesso!

 

Il Blog del Pilastro 

sabato 18 dicembre 2021

UNA TRAVE NELL'OCCHIO DEGLI EREDI DI TOGLIATTI

La parabola di Gesù nella quale il figlio di Dio avverte i suoi seguaci del pericolo che si incorre nel giudicare gli altri, quando cioè si nota una pagliuzza nell''occhio di un fratello senza vedere che nel proprio c'è addirittura una trave, indica che bisogna evitare l'ipocrisia, la censura e la giustizia "fai da te".

Spesso infatti, per non dire sempre, chi si scaglia contro gli altri lo fa per esaltare sè stesso e a questi "censori" del prossimo non sfugge mai nemmeno la più piccola pagliuzza.

Va da sè che se costoro esaminassero bene la loro coscienza, smettendo di inebriarsi del loro stesso compiacimento, riscoprirebbero un'altra verità consistente nel fatto che loro per primi avrebbero molto da farsi perdonare.

E' esattamente ciò che accade ai nostri giorni, e nello specifico in relazione allo sconcerto e alla rabbia manifestata dal neo Sindaco bolognese di fronte ad una scritta abusiva su una serranda.

La scritta, come si può vedere dall'immagine, è una semplice invettiva contro coloro che vaccinandosi mettono a rischio la vita dei bambini e contro un Governo che denominare nazista è un sacrosanto diritto (visto che ci ha tolto la libertà).

Per quanto riguarda le considerazioni sul cosiddetto vaccino, va detto innanzitutto che NON si tratta affatto di un vaccino, ma di un siero sperimentale (sulla pelle delle persone) che risulta di ora in ora sempre più inefficace, e anzi pericoloso.

Lo dicono fior fiore di esimi scienziati, medici, specialisti, chirurghi, luminari della Scienza, Premi Nobel, ma ciò sembra infastidire il primo Cittadino, degno erede di Togliatti, che in perfetto stile "dem" si arroga il diritto di decidere chi e quando tacitare chiunque non gli sia gradito.

Il Sindaco però finge anche di non sapere, a proposito di scritte abusive, che Bologna è ostaggio del degrado che assedia la città in ogni suo metro quadrato, sia nel centro storico che in periferia, proprio a causa dei graffiti e degli scarabocchi che infestano a migliaia l'intero territorio.

Il solerte censore, pronto a vedere la pagliuzza nell'occhio del no vax, farebbe bene a vestire i panni dell'umiltà e a considerare che lui stesso ha una trave molto più grossa di cui preoccuparsi: quella che lo sta accecando!

Per sgombrare il campo da equivoci invito il Lepore istituzionale ad aprire bene gli occhi e a guardare le immagini che ho riportato nel mio blog, in una pagina dedicata all'anagrafe dei graffiti, così da farsi un'idea della trave di cui stiamo parlando.

Ecco il LINK:

Anagrafe dei graffiti

Occorre anche dire che il nostro caro Sindaco non può impedire la libera espressione delle idee altrui, se non quando queste esprimano una feroce e palese ricerca del crimine, del sangue e del Male assoluto, come ad esempio le scritte che riportano i simboli tipici del comunismo, che come tutti sanno ha prodotto 100 milioni di vittime nel secolo scorso.

Inneggiare al comunismo è illegale e moralmente inaccettabile, a meno che non si voglia calare sulle vicende storiche legate al Terrore rosso un velo di criminale condiscendenza.

Al Pilastro sono comparse da qualche tempo alcune scritte che inneggiano proprio al crimine comunista, con tanto di falce e martello a sostegno del messaggio politico, ma pare che tutto ciò non interessi minimamente nè a Lepore nè alla sua congrega di politicanti.

Come si può vedere dalle immagini, il territorio del Pilastro è ostaggio di qualche nostalgico del comunismo, a cui però non viene fatta alcuna osservazione in merito e a cui non vengono cancellate le scritte, nonostante che si possano considerare un oltraggio per la società civile e democratica.

La sinistra cittadina palesa tutto il suo squallore privilegiando una campagna di demonizzazione contro chi non è d'accordo con il Governo dittatoriale sostenuto dagli eredi di Togliatti, i quali azionano incessantemente la macchina del fango per imporre i dictat del pensiero unico.

Il nostro caro Sindaco ha bisogno di prendere qualche lezione di Democrazia, e di rivedere il suo modus operandi, oltre che smettere di usare due pesi e due misure.

Nella scritta abusiva che gli ha tolto il sonno, non cè alcun messaggio di odio, ma solo una protesta volta alla tutela di coloro che sono assuefatti ai dictat che lui e quelli come lui hanno imposto.

L'odio che si percepisce in maniera tangibile è quello che l'Amministrazione comunale sprizza da tutti i pori, un odio senza il quale le sinistre non riescono nemmeno a sopravvivere, e in virtù del quale hanno prodotto un olocausto ben maggiore di quello nazista.

Il PCI ha preso soldi da Mosca per interi decenni, a flusso continuo, rendendosi schiavo e complice delle nefandezze che caratterizzano la storia delle sinistre, per altro tenuta accuratamente nascosta.

Peccato però, per loro, che ci siano anche voci fuori dal coro, come la mia, immuni dal virus comunista, e pronte a ribattere qualsiasi tentativo di fagocitare le nostre coscienze e la nostra libertà.

Una libertà intellettuale e di pensiero, che unita all'onestà che ci contraddistingue si oppone ai dictat e all'odio imposti dal pensiero unico.

Invito quindi i seguaci di Togliatti a farsene una ragione, dato che ci troveranno sempre in prima fila per ribadire i nostri diritti e a contrastare la campagna di odio che vi contraddistingue.

Non potete cambiare la vostra essenza, e ciò è ben visibile e tangibile, nonostante il fatto che abbiate perfino ideato un nome per il vostro partito che rappresenta un vero ossimoro, e cioè la dicitura "democratico"...

Di democratico non avete proprio nulla, anzi siete la perfetta antitesi del significato del termine stesso, come comprovano le vostre azioni...


Il Blog del Pilastro


martedì 5 ottobre 2021

LA DESTRA CHE NON C'E'

Il principio biblico secondo cui “si raccoglie ciò che si semina” appare oggi quanto mai contestuale alla disfatta delle destre.

Come si sa, infatti, la destra ha raccolto davvero molto poco in termini di consensi elettorali,  e non è riuscita ad espugnare le roccaforti rosse che, al contario, seminano intensivamente da decenni.

Ho spesso sollecitato alcuni dei personaggi del bolognese che guidano i partiti della cosiddetta destra, a scrollarsi di dosso la patina di indolenza che sembra essere calata sulle attività di partito, a iniziare da quelle culturali, didattiche, intellettuali, per finire a quelle che comportano una presenza capillare e continuativa sul territorio.

Pare però che molti di loro siano piuttosto impegnati, invece, sempre con la valigia in mano, a passare da un partito all’altro a seconda delle opportunità di cui tentano di approfittare.

Accade così che i vari Bignami, Carella, o Laganà, solo per citare alcuni politicanti appartenenti al variegato microcosmo delle destre, anziché occuparsi di fare anticomunismo e di interloquire con l’elettorato su basi dialetttiche e culturali, preferiscano autoincensarsi e compiere percorsi di ricerca di uno status quo che preveda il raggiungimento della fatidica “poltrona”.

Quella parte di elettorato che nelle elezioni amministrative del 2021, appena concluse, non si è recato alle urne, rappresenta la naturale risposta ad una classe politica che di destra non ha proprio nulla, a partire dal fatto che non fa anticomunismo, ma che anzi sembra infastidita dal fatto che qualcuno tenti di riportare alla memoria tutto ciò che gli eredi di Togliatti hanno nascosto per decenni.

Coloro che non hanno votato sono stati abbandonati a loro stessi proprio da quei politicanti della destra che invece di consolidarne la preparazione ideologica, come fanno le sinistre con il loro popolo di elettori, hanno snobbato tutto ciò che non entrava nella loro sfera di interesse personale e che non produceva vantaggi nell’arrampicata ai vertici del partito.

Le commemorazioni pubbliche, come quelle che si ripropongono annualmente in occasione della “Giornata del ricordo” in cui si celebrano i martiri delle foibe, non sono sufficienti di per sé a costruire una base elettorale costruita su solidi princìpi ideologici.

Questi ultimi sono però assolutamente necessari per erigere un castello dotato di solide fondamenta, anziché una fragile costruzione di carta.

La dimostrazione più evidente di questo stato di cose è chiaramente sotto gli occhi di tutti, poiché è sufficiente osservare la parabola involutiva e discendente del cosiddetto Movimento 5 stelle, che da un forte consenso popolare è passato in poco tempo alla quasi estinzione.

La forza elettorale del Movimento infatti consisteva in un numero di persone che palesando un forte scontento sociale, interpretava un disagio ed una evidente ostilità verso le istituzioni e nei confronti di quei partiti che il Movimento aveva catalogato come “casta” di intoccabili.

Lo scontento popolare, quindi, e non una base ideologica, portò al successo dei cosiddetti “grillini” consacrando il comico genovese Grillo agli onori della Nazione e all’euforia del potere.


I COMPLICI DEL GOVERNO DRAGHI

Come tutti sanno, però, la mancanza di coerenza e gli inciuci della classe dirigente grillina, che si è prostituita al PD ed ha costituito una nuova casta, autoreferenziale e peggiore della precedente, hanno condotto l’intero movimento verso il baratro.

La stessa cosa sta accadendo con la destra, a tutto vantaggio dei partiti di sinistra, i quali giocando come fa il gatto con il topo, ottengono risultati positivi dagli errori degli avversari.

Matteo Salvini è diventato complice di un Governo formato da PD, 5 stalle, LeU, e ha tradito il proprio elettorato votando compiacente a favore del green pass.

Inoltre non ho mai sentito una sola volta il leader leghista accalorarsi per commemorare martiri del comunismo o agire in modo da contrastare la macchina disinformatrice delle sinistre, le quali hanno monopolizzato l’ambiente culturale italiano.

I libri di scuola sono tuttora ostaggio di quegli pseudo intellettuali che si rifanno, come eredi, al partigianato assassino comunista che fu una vera spina nel fianco della vera Resistenza.

L’apparato disinformatore delle sinistre, PD in testa, crea quotidianamente prototipi, assiomi di riferimento, basi culturali (o pseudo tali), con cui presentano la loro visione storica e politica all’elettorato, dopo averla plasmata a proprio uso e consumo.

I politicanti della destra, tra cui coloro che io definisco “con la valigia in mano”, non fanno nulla per opporsi ad uno stato di cose che li vede auto-esclusi automaticamente dal concetto stesso di esposizione dialettica, didattica e culturale.

Oggi si viene tacciati di “fascista” oppure “fascio leghista” o "sovranista" come indice di una gogna che tocca i più bassi livelli del disprezzo umano, mentre con l’epiteto “comunista” non si scompone alcun sentimento che non sia quello di benevola condiscendenza e tacita compiacenza, nonostante i cento milioni di morti prodotti dal comunismo stesso.

La sinistra può svolgere da anni un’attività costante di “gioco al massacro” volto ad eliminare gli oppositori politici attraverso la macchina del fango, ma va detto che lo può fare solamente perché la destra glielo permette.

Non ci sono adeguate iniziative culturali che possano delinerare un percorso di formazione e di approfondimento ideologico diretto all’elettorato, al Popolo, alle scuole, a tutto il macrocosmo intellettuale fagocitato dalle sinistre.

Non viene dato spazio agli autori del “dissenso anticomunista”, i quali, come il sottoscritto, ricorrono ad Amazon per pubblicare i propri scritti e gli studi critici sul comunismo, ma anzi ne viene snobbato sia il lavoro di ricerca storica che il tentativo di affermazione della memoria oggettiva, che andrebbero invece condivisi e diffusi.

Molte Regioni oggi sono governate dalla destra (se così si può ancora chiamare), ma il percorso discendente che conduce all’estinzione già percorso dai grillini è iniziato anche per Lega, Fratelli d’Italia e per Forza Italia.

La sinistra ha fatto di tutto pur di accapparrarsi il potere, prostituendosi, rubando, rendendosi colpevole della morte di migliaia di persone durante le varie fasi della pandemia, sopravvivendo a scandali epocali come quello di Bibbiano, della Banca Monte dei Paschi di Siena, dello scafismo e del traffico di esseri umani, ma è sopravvissuta unicamente perché ha dalla sua parte uno zoccolo duro, coeso e convinto ideologicamente, di elettorato che la sostiene.

La destra non riesce a capire che è indispensabile fare ideologia e anticomunismo, perché ciò è prodromico alla messa al bando della cosidetta filosofia marxista (meglio nota come Male assoluto), ma pare che sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni proprio non se ne vogliano occupare.

Ecco perché ho iniziato questo post affermando che “si raccoglie ciò che si semina”.

Il terreno di raccolta dei voti della destra non solo non è stato seminato, ma è diventato completamente arido, rinsecchito e sterile, e non produrrà alcun frutto.

Credo che i leader della coalizione, a partire da Berlusconi, non abbiano nemmeno preso in considerazione una valutazione di questo tipo, abituati come sono a proprorsi in modo autoreferenziale, soprattutto ora che, tranne Fratelli d’Italia, fanno parte di questo Governo assassino e dittatoriale.

Cari Salvini e Meloni, fate un minimo di autocritica e imparate dalla sinistra come si fa politica, come si arriva al consenso popolare.

Abbandonate il velo di arroganza che vi contraddistingue, non sarete mai come Almirante, ma almeno cercate di imitarne la coerenza… 


Il Blog del Pilastro


giovedì 30 settembre 2021

I pushers magrebini e il PD

E’ oramai assodato che fra le politiche “buoniste” del PD, di Leu e di ogni organizzazione sinistroide che imperversi nella penisola da un lato, e le bande di spacciatori provenienti dal Continente Nero dall’altro intercorrano rapporti di evidente simbiosi.

Lo comprova il fatto che 5 parlamentari appartenenti all’area politica che interpreta i dictat del “pensiero unico” omaggiarono qualche tempo fa la famigerata scafista Carola Rackete salendo a bordo della nave “Sea Watch 3” con la quale la capitana riforniva di clandestini, con frequenza periodica, i nostri cosiddetti “centri di accoglienza”.

Gli squallidi personaggi legati al mondo dello scafismo con cui disprezzando i diritti cristiani si commercia in vite umane, allo scopo di procurare guadagno alle coop interessate al business dell’accoglienza, sono parte di quel Governo che si è insediato alla guida del Paese senza che nessuno lo avesse votato, grazie alla complicità del peggior Presidente della Repubblica che l’Italia abbia mai avuto: il canuto protettore dei comunisti Sergio Mattarella.

Si tratta di volti tristemente noti al Popolo italiano che vennero poi denunciati per violazione dell'articolo 650 del codice penale (Inosservanza dei provvedimenti dell'autorità per ragioni di giustizia o sicurezza pubblica) in quanto disobbedirono al divieto di avvicinamento alla nave.


I volti del disprezzo delle regole

Davide Faraone: Politicante con la valigia, prima appartenente al DS, poi PD, e migrato infine verso Italia Viva-PSI.

Graziano Delrio: Anche lui ha una storia di migrazione fra Partiti, avendo inziato con il PPI erede della vecchia DC, poi passando a DL, più comunemente nota come Margherita, e infine approdando al PD.

Matteo Orfini: Portavoce dalemiano e membro dei DS, passò al PD nel 2007.

Nicola Fratoianni: Ha attraversato il microcosmo comunista italiano durante le sue fasi di estinzione, aderendo prima a PRC (Rifondazione comunista), poi a SEL, SI, POS, Italia Bene Comune, e infine installandosi in Parlamento come Deputato del gruppo LeU.

Accettò l’incarico di garante della Sea Watch insieme a Nichi Vendola, e ad Erasmo Palazzotto (deputato di LeU)

Riccardo Magi: ex RI (Radicali italiani), poi +Europa

Per supportare e incentivare i comportamenti criminali di Carola Rackete i solerti tupamaros della sinistra organizzarono una raccolta fondi, subito imitata dal PD, palesando così un ulteriore disprezzo per le Leggi italiane e per i confini nazionali, ridotti ad un colabrodo.

Di fatto questi squallidi personaggi hanno legittimato l’uso del crimine per raggiungere scopi privati e alimentare interessi di partito.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti, anche al Pilastro, dove i nord africani spadroneggiano e spacciano droghe, si azzuffano per il controllo dello spaccio, con risse e accoltellamenti in cui spicca l’uso del machete come arma simbolo della loro arroganza.

Quando Salvini citofonò ad un abitante del Pilastro in Via Deledda chiedendogli, dietro indicazione di un cittadino residente, se era lì che si vendeva droga, le sinistre avviarono la macchina del fango, sempre utilizzata per demonizzare l’avversario in qualunque occasione.

Salvini fu crocefisso pubblicamente mentre le sinistre proclamavano ai quattro venti che mai e poi mai al Pilastro si verificava ciò che lui aveva spudoratamente osato evidenziare e che tutto era frutto di campagna elettorale.

Dopo qualche giorno si verificarono gli arresti per spaccio di droga di entrambi i genitori del ragazzo con cui Salvini aveva interloquito al citofono, in Via Deledda.

Si trattava di un tunisino 59 enne (Labidi) e della moglie svizzera (Razza) di 58 anni, trovati in possesso di 13 grammi di cocaina, 170 di marijuana e 384 di hashish, oltre ad un bilancino di precisione, un taser, quasi mille euro veri e altri 340 falsi, e al caricatore di una pistola con 6 proiettili.


La coppia Labidi-Razza in arresto per spaccio di droga e altri gravi reati.


Nel mese di Luglio altri due marocchini, di 23 e 24 anni, già con precedenti di polizia, sono stati arrestati dai Carabinieri dietro segnalazione di un cittadino al Pilastro per spaccio di cocaina.

Nel mese di settembre ci sono state risse fra magrebini e tunisini in prossimità del chiosco di gelati in via Pirandello, con feriti da arma da taglio, e successivamente altre furibonde zuffe a colpi di machete in via Salgari.

Fra gli arrestati c’era Nourddine Ech-echekhe, marocchino di 38 anni, già gravato da divieto di dimora.

Forse per il PD tutto ciò è normale, visto che NON ha mobilitato i suoi squallidi militanti come fece in occasione della citofonata di Salvini.

Tutto ciò evidenzia il fatto che ai politicanti da strapazzo del PD interessa solamente mantenere le proprie poltrone e dedicarsi ad argomenti come il gay pride, lo ius soli, piuttosto che la sicurezza dei cittadini.

Ma non è ancora finita!

A distanza di qualche tempo un blitz della Polizia al Pilastro, proprio nella zona di via Deledda, eseguito con tanto di elicottero e con l’ausilio di cani antidroga, ha portato all’arresto di decine di persone per traffico di droga, tutte originarie del nord Africa, arrivate su quelle navi delle Ong che la sinistra mette a loro disposizione traghettandole dalla Libia.

Elenco ora alcuni dei nomi pubblicati da “il Resto del Carlino”, da cui si evince chiaramente come la nostra civile società sia pericolosamente compromessa da personaggi a cui, tra l’altro, il PD e LeU vorrebbero dare la Cittadinanza italiana attraverso l’approvazione della famigerata Legge denominata “Ius soli”.

Barghzou Said, 40 anni, marocchino, spacciatore di cocaina.

Le indagini sul suo operato iniziarono dopo la morte per overdose di una 32 enne di Imola ad Agosto del 2019.

Barghzou …, fratello di Said, marocchino, spadroneggiava con lui al Pilastro spacciando droga.

Boujana Mohamed, 20 anni, marocchino, compare dei due fratelli Barghzou, spacciatore.

Kaddache Anas, marocchino, spacciatore, mandò in rianimazione un avversario per il controllo del territorio di spaccio al Pilastro nel 2020.

Venne a sua volta ferito all’addome da un colpo di pistola in un regolamento di conti al Pilastro, esploso dal tunisino 28enne Ala Abidi.

Questi sono solo alcuni dei parassiti che infestano i nostri quartieri e le nostre città, grazie alle politiche delle sinistre, PD in testa.

D’altra parte cos’altro ci si poteva aspettare da un partito che ha le mani in pasti nei maggiori scandali degli ultimi 20 anni ?

Tutti ricordano ancora molto bene, sebbene la macchina disinformatrice delle sinitre abbia calato un velo di silenzio omertoso, i fatti di Bibbiano, oppure quelli legati al crac della Banca Monte dei Paschi di Siena, o allo scandalo della sanità in Umbria e le numerose inchieste giudiziarie che gravano sul PD in ogni regione italiana.

C’è molto PD anche nelle indagini della Procura nazionale antimafia sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella Toscana feudo degli eredi di Togliatti da decenni.

Gli squallidi politicanti del PD hanno truffato perfino il loro stesso elettorato, truccando le cosiddette “primarie” (a pagamento) allo scopo di favorire un candidato piuttosto che un altro, vanificando e oltraggiando la “buona fede” dei votanti.

Al Primo Cittadino Virginio Merola, perfetto esemplare di questo tipo di politica, dopo anni di full immersion nella più totale inettitudine, in cui ha completamente abbandonato il territorio del Pilastro (ma non solo), non è restato altro da fare che applaudire l’operato delle Forze dell’Ordine, uniche vere protagoniste della legalità a Bologna.

Il Blog del Pilastro

venerdì 17 settembre 2021

COMPLICI DELLA DITTATURA

La conclamazione della dittatura politico-sanitaria si è oggi ancor più enfatizzata grazie all'allargamento di nuovi sostenitori, inglobati nel Governo del "pensiero unico" e oramai divenuti COMPLICI A TUTTI GLI EFFETTI.

Mi riferisco non solo alla accozzaglia politica di opportunisti che militano sotto il nome di Forza Italia, ma anche a quel gruppo politico capitanato da Matteo Salvini che fino a ieri si proponeva ai suoi elettori come baluardo di libertà contro quella dittatura di cui ora è divenuto parte attiva.

E' risaputo infatti che il provvedimaneto parlamentare che impone l'OBBLIGO del green pass a tutti i lavoratori è stato approvato ieri all'unanimità dal Consiglio dei Ministri, grazie quindi anche ai voti della Lega e di Forza Italia.

Un vero e proprio tradimento di Matteo Salvini, il quale pagherà a caro prezzo, in termini di consensi elettorali, questo suo voltafaccia iniziato con il sostegno al Governo Draghi in cambio di tre poltrone e culminato oggi con una palese simbiosi e una sudditanza degna del più bisco servilismo.

Ecco di seguito una tabella che illustra la situazione governativa attuale, e che pone in evidenza i "trenta denari" che il GIUDA leghista e il massone di Forza Italia hanno ricevuto in cambio della loro condiscendenza.


D'altra parte era quasi prevedibile che un personaggio politico come Matteo Salvini, il quale da un lato NON ha mai nascosto le sue simpatie per un dittatore sanguinario come Putin e dall'altro si è insediato in una compagine di Governo insieme al PD, ai 5 stalle e a Leu, potesse continuare in un percorso fatto di ambiguità e di sodalizi contro natura, disprezzando così i suoi stessi elettori.

La Dittatura di Draghi ora si avvale di un nuovo alleato ma non credo che le prossime consultazioni elettorali consacreranno questa orribile blasfemia politica.

Dopo aver a lungo accusato Draghi di voler cedere all'Europa la sovranità nazionale, oggi si palesa invece come squallido esempio di sciacallaggio partitico, prostituendo la Lega alla sua meschinità e mostrando il suo vero volto.

Ora gli italiani sono ostaggio dell'arroganza di un Governo comunista, fortemente voluto da Mattarella, il deus ex machina del disegno eversivo con cui si è vietato al Popolo italiano di recarsi alle urne, e subiscono gli effetti del tradimento di Salvini.

L'articolo 1 della Costituzione afferma che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, ma la dittatura di Draghi calpesta apertamente questo assioma costituzionale, impedendo l'accesso al lavoro a chiunque non si pieghi ai dictat del pensiero unico, che impone con la complicità della Lega e di Forza Italia l'obbligo del passaporto vaccinale.

Stalin fece la stessa cosa, istituendo un "passaporto interno" senza il quale era vietato spostarsi nei territori sovietici, così che il regime potesse sovrapporsi alle libertà individuali dei singoli cittadini, esattamente come sta accadendo oggi in Italia.

Chissà, forse Mario Draghi vuole portarci sull'orlo di una guerra civile, e  temo che se ciò dovesse verificarsi ci troveremmo in uno scenario catastrofico in cui le parti in gioco non sarebbero solamente i cosiddetti "no vax" ma tutti coloro che amano la libertà e che sarebbero pronti a dare la vita per ottenerla.

Salvini si è trasformato, in poco meno di un anno, da beniamino delle folle, molto amato dalle famiglie e dal suo elettorato, in squallido protagonista di stereotipi legati al mondo delle "caste", del delirio di onnipotenza e del disprzzo dei diritti umani.

A chi non avesse ben chiaro l'intento che le sinistre perseguono da quando il consenso popolare nei loro riguardi divenne prossimo allo zero, consiglio la lettura di un mio saggio, disponibile su Amazon, intitolato:

"Il disegno eversivo del PD e delle sinistre".

La leghista Franca Mattiello che aveva postato su Facebook, organo ufficiale del "pensiero unico", un articolo in cui paragonava (giustamente) il green pass alla schedatura con cui Hitler discriminava gli ebrei, è diventata l'oggetto di una gogna mediatica a cui ha preso parte attiva anche la stessa Lega.

Personalmente approvo in pieno tale paragone, poichè assimila il totalitarismo nazista, come nel caso del comunismo, a quanto sta accadendo oggi nella nostra Italia, strangolata dagli eredi di Togliatti, soggiogata da media compiacenti, suddita della Cina, che viene definita partner ineludible.

Siamo diventati terra di conquista dei clandestini africani, delle orde frocio lesbiche, e di quei politicanti che sono parte attiva negli scandali come quello di Bibbiano e della Monte dei Paschi di Siena, oltre che degli scafisti e dei criminali delle cosiddette ONG.

Ben venga una voce fuori dal coro come quella di Franco Mattiello, e poco importa se l'ortodossia leghista si è trasformata in sudditanza al Governo Draghi.

Faremo a meno di Matteo Salvini e di tutti i personaggi di cui si è contornato, come quei politici "con la valigia sempre pronta" che passano da un partito all'altro per motivi di opportunità personale.

Andremo avanti da soli e combatteremo per la libertà !

Non ci chineremo al green pass, e nemmeno a quell'esperimento di macelleria sociale speculativa a cui hanno dato il nome di vaccino.

Gli spregevoli e delinquenziali personaggi che Mattarella ha portato nelle aule parlamentari, disonorando tale Istituzione, sono responsabili della morte di migliaia di persone, abbandonate alla "Tachipirina" e alla vigile attesa.

Prima o poi il gotha del PD, insieme ai suoi complici come Di Maio, Conte, Speranza, Draghi e tutti coloro che si sono squallidamente prostrati alla loro dittatura, verranno giudicati dal Popolo sovrano.

Sappiano, costoro, che non ci sarà appello...


Il Blog del Pilastro


sabato 28 agosto 2021

VACCINOCRAZIA e DITTATURA


Questi primi vent’anni del nuovo millennio sono stati caratterizzati da un evidente decadentismo, il quale si è palesato attraverso la caduta di quei valori tradizionali legati alla religione e all’incedere del percorso di raggiungimento della civiltà e della convivenza sociale che hanno accompagnato tutti noi nei decenni precedenti, e i nostri Padri e nonni ancora prima di noi.

L’oggettività e la razionalità, desunte dal retaggio culturale che ci contraddistingue, sono state apertamente oltraggiate dalla classe politica dirigente e sostituite con invasive tecniche di persuasione che inducono a rifugiarsi in percezioni soggettive indotte, inoculate nella popolazione mediante lo stillicidio quotidiano di una disinformazione capillare operata dall’apparato sinistroide dei media, collusi e simbiotici con i dictat del Pensiero unico.


La verità non esiste più, ma in contrapposizione ad essa è nata una nuova concezione del vero che fonda le sue radici su ciò che viene fatto credere e proposto come assioma incontrovertibile, a cui le masse si appoggiano delegando il potere a decidere cosa risponda a verità e cosa sia invece menzogna.

La criminale disinformazione che le sinistre attuano quotidianamente genera effettive e importanti distorsioni della verità, pilotando i Cittadini verso una dittatura che è già in atto da parecchio tempo.

Il potere dittatoriale su cui poggiano i partiti che si rifanno al retaggio culturale del vecchio partito comunista di Togliatti e Longo, ha iniziato la sua escalation minando ad esempio le basi che sorreggono il mondo cattolico, tentando di nascondere i crocefissi e vietando la celebrazione del Natale attraverso il presepe nelle aule scolastiche.

Al Popolo è stato fatto credere che ciò avvenisse per una forma di rispetto verso i credenti di altre religioni, ma in realtà si è voluto celebrare una evidente apostasia come primo passo dell’attacco alla libertà della religione cattolica, e di riflesso alle libertà individuali.

La Chiesa del resto è ostaggio di un Papa gesuita che, contravvenendo alle regole del suo stesso ordine, ha accettato la nomina papale non potendolo invece fare.

Senza che il Papa muovesse un dito abbiamo assistito alle persecuzioni di cristiani nella Cina comunista e alla sottomissione della liturgia a dictat politici imposti dalle sinistre.

In nome della pandemia si è vietato nella cerimonia eucaristica di fare ciò che Gesù stesso ci chiese di fare, e cioè di celebrarla in suo ricordo in modo completo.

Oggi a chi chiede di ricevere la Comunione viene offerta l'Ostia senza il vino, oltraggiando la cerimonia stessa e prostrandola oltre ogni limite così come richiesto dal Governo comunista, senza alcuna opposizione da parte del Papa. 

Non a caso, in piena pandemia si sono verificati alcuni casi di interruzione della Santa Messa, ad opera dei Carabinieri, nel tentativo di imporre la volontà governativa a quella religiosa.

L’intervento dei militi dell’Arma  non solo è stato sacrilego, ma si è configurato anche come reato penale, previsto dal Codice, ma il Tribunale che doveva decidere sul caso ha poi archiviato la pratica, in nome del “politically correct” imposto dal pensiero unico.

Il Papa apostata ha perfino imposto ai parroci che celebrano la Santa Messa di invitare i fedeli a vaccinarsi, ritenendo egoisti coloro che non lo avevano ancora fatto.

Il potere politico di cui abusano le sinistre, senza peraltro essere mai state legittimate da alcun voto popolare, intende trasformare le nostre città in una sorta di “Sodoma e Gomorra” in cui ogni blasfemia è consentita, e ciò è confermato anche dai loro rappresentanti in Parlamento, come ad esempio l’onorevole Monica Cirinnà, che come tutti sanno inalberò un cartello in cui era scritto “DIO-PATRIA-FAMIGLIA: CHE VITA DE MERDA” !




La lotta portata avanti dalle sinistre, a firma PD, Leu, e di tutte le altre sigle del lercio immondezzaio post comunista, è rivolta alla cancellazione di ogni sigolo valore tradizionale che regge la nostra civiltà, come quello della famiglia, della religione, dell’identità nazionale e di quella di genere.

Contemporanemente opera incessantemente per la massificazione dell’individuo, in perfetta simbiosi con le teorie marxiste e staliniane, nell’intento di crere un gregge di pecoroni facilmente manipolabile e assuefatto ai dictat imposti dall’ortodossia di riferimento.

La dittatura è parte di questo percorso eversivo, frutto, non mi stancherò mai di ripeterlo, del coito europeo contronatura fra il potere capitalistico, rappresentato dalle massonerie, e il marxismo in ogni suo aspetto metamorfizzato.

Il dato oggettivo è stato sostituito da ciò che il potere vuole che sia considerato vero, stravolgendo così la realtà delle cose.

In pratica non è reale ciò che appare come tale, ma solamente ciò che viene fatto percepire come reale, prostituendo la naturale oggettività al cospetto di una artificiosa visione subordinata alla sudditanza di concezioni preconfezionate.

L’individuo che in piena pandemia desidera recarsi in ferie con la famiglia svende l’incolumità personale e la sicurezza mentale e fisica dei propri cari in cambio di un paradigma del quale si fa lui stesso interprete, divenendo parte di un meccanismo perverso che non prevede dilazioni o latitanze.

Il cosiddetto vaccino anti Covid è stato imposto all’immaginario collettivo come una panacea che preserva la popolazione da un pericoloso contagio, ma la fraudolenza con cui Giuseppe Conte e il Ministro Speranza hanno dato il via ad un percorso ingannevole e subdolo, ha creato migliaia di vittime, di morti innocenti che avrebbero potuto essere salvati.


Le orde mediatiche della disinformazione di regime, i cui protagonisti si beano di compiacere i dictat governativi, svolgono un ruolo criminale diffondendo solamente ciò che la dittatura sanitaria vuole che sia divulgato.

La menzogna e la protervia sono le armi che i politicanti del Governo usano per fagocitare le masse, inducendole ad ubbidire in cambio di un lasciapassare per il mare o per la montagna.

I gruppi massonici, grazie  a Big Pharma e alla politica delle sinistre, hanno raggiunto la prima fase del progetto di destabilizzazione, necessario a raggiungere la completa padronanza delle masse, e cioè sono riusciti a spaccare in due il popolo : da una parte i vaccinati (il gregge, il popolo bue) e dall’altra coloro che ancora resistono, in nome della libertà.

I vaccinati, nella loro auto convinzione indotta,  sono gli strumenti inconsapevoli attraverso cui la dittatura espande i suoi orizzonti, pilotando consensi acquisiti attraverso il ricorso ad un modus operandi basato su arroganza, prepotenza e falsità.

Gli assassini di regime fin dall’inizio della pandemia si sono rivelati per quello che sono, lasciando che il virus si diffondesse ampiamente per oltre un mese prima di imporre il "lockdown".

Giuseppe Conte sapeva fin da dicembre che cosa stava avvenendo, ma aspettò fino a febbraio per adottare le misure atte a frenare la diffusione della malattia, provocando così migliaia di vittime per le quali ora dovrebbe essere processato e condannato.

La Magistratura invece, ha ignorato tutto ciò, ritenendo più comodo accanirsi contro i fedeli che assistevano alla Santa Messa.

La congrega delinquenziale che fa capo ai 5 stalle e al PD, l’orrendo mostro che si è macchiato di crimini disgustosi (vedi Bibbiano o scandali bancari, collusione con gli scafisti e toghe rosse) dovrebbe essere giudicata da un tribunale popolare e subire la giusta condanna per strage, omicidio, disprezzo dei diritti umani, abuso di potere e associazione a delinquere.


Questa accozzaglia di assassini guidati dal Ministro (sic!) Speranza, ha vietato il ricorso a cure che molti medici volenterosi stavano applicando salvando vite umane, e ha imposto un protocollo di riferimento che imponeva l’uso della Tachipirina e la vigile attesa.

In pratica le persone morivano come mosche mentre i sanitari, per rispettare il protocollo, davano loro la Tachipirina e poi stavano guardare mentre morivano.

Tutti coloro che si sono lasciati inoculare il cosiddetto vaccino (che è tutto fuorchè un vaccino) nelle vene, sono diventati complici di tutto ciò, fornendo alla dittatura sanitaria un punto di forza per continuare la sua attività criminosa.

Va detto anche che molti di coloro che si sono “vaccinati” sono morti o stanno morendo (ma non viene detto), mentre altri sono preda di effetti collaterali devastanti, dei quali i “venditori di fumo” della Rai e dei media legati al pensiero unico evitano di parlare.

Intanto le case farmaceutiche si riempono le tasche con miliardi di euro, in quello che è a tutti gli effetti, il più grosso affare di tutti i secoli.



La Cina, non a caso Paese Comunista-capitalista è all’origine di tutto ciò, ma nonostante i milioni di vittime che ha causato viene ancora considerata dalla politica occidentale come “partner imprescindibile”.

Di Maio infatti è uno dei più convinti sostenitori di una politica commerciale con la Cina che è stata denominata la “via della seta”, e dimostra un totale disinteresse per il disprezzo dei diritti umani che il dittatore cinese esercita su milioni di persone, sia in Cina che nel resto del mondo.

I Laogai (prigioni camuffate da fabbriche) fioriscono in Cina nel totale disinteresse occidentale, anche perché i detentori del potere si guardano bene dall’informare le masse dei genocidi in atto contro gli uiguri e i tibetani, delle deportazioni, delle torture, e della violenza contro la dissidenza.

Il regime che ora governa l’Italia, capitanato da Mario Draghi, è complice di tutto ciò, in linea con il disegno eversivo delle sinistre.

Ho descritto tutto ciò in un mio saggio pubblicato su Amazon dal titolo “Il disegno eversivo del PD”.

Va detto anche che, a proposito dell’alleanza Leta-Maio (pardon Letta-Maio), non ci si poteva aspettare altro da un gruppo politico nel quale il leader (sic!) propone di sedersi ad un tavolo con gli assassini talebani che stanno sterminando centinaia di persone!

Mi chiedo perché Conte non prenda un aereo per andare direttamente a Kabul, visto che crede così tanto nel dialogo con quei personaggi che fino a ieri tagliavano teste e che ancora oggi stuprano e torturano le donne.

Il Popolo italiano è comunque pronto a sostenere una lotta di liberazione contro questa dittatura, o almeno lo è quella parte di popolazione che non si lascerà inoculare alcun liquido nelle vene, nemmeno se costretto, io per primo.

Servi del potere comunista, venite a prendermi, vi aspetto!


Il Blog del Pilastro


venerdì 27 agosto 2021

Il PD e De Maria nascondono la testa sotto la sabbia!

E’ di oggi la notizia apparsa su “il Resto del Carlino”  secondo cui il PD, per voce di Andrea De Maria, minimizza il disastro sociale che si è configurato nella sua devastante realtà a causa della latitanza delle Istituzioni da essi rappresentate.


Elenco una serie di criticità, come appunto le ha denominate De Maria, che assediano il territorio del Pilastro:

Rapine:

L’edicola di via Pirandello fu rapinata in pieno giorno, nel pomeriggio, ma i Carabinieri non si fecero nemmeno vedere.

Risse di strada:

I regolamenti di conti fra spacciatori nord africani e zingari (pardon, sinti e rom) sono all’ordine del giorno, soprattutto nelle ore serali e notturne.

Compaiono sempre più spesso armi come i machete e i coltelli, ma vengono usate anche le auto come mezzi di sfondamento per investire i rivali.

Disagio sociale:

E’ recentissima la notizia dell’avvenuto stupro di una dodicenne ad opera di un trentenne del luogo, a cui sono seguite spedizioni punitive durante le quali giravano per il territorio bande inferocite di parenti della vittima, armate di spranghe, coltelli e asce.

Degrado ambientale:

Ogni singolo giorno dell’anno i residenti devono affrontare gli effetti dell’inciviltà prodotta da bande di nordafricani, i quali privi di qualsiasi imprinting legato alla civiltà, hanno sviluppato il disprezzo totale per la società in cui sono ora inseriti (grazie al PD), e  lo manifestano devastando l’ambiente.

Da parecchio tempo il blog segnala il crescente degrado che assedia il territorio, inviando contestualmente agli Uffici di Quartiere le segnalazioni corredate dalle fotografie che lo dimostrano, ma le risposte evasive ricevute testimoniano la latitanza di coloro che, seppur pagati dal popolo, manifestano un completo disinteresse.

De Maria blatera di sinergia tra la politica e le forze dell’ordine, ma la sua prosopopea dal sapore squisitamente elettorale appare quanto meno fuori luogo, soprattutto perché proviene da un rappresentante di quel PD che si è reso responsabile di brogli in occasione delle cosiddette “primarie”.



Non una parola di De Maria sul fatto che lo stupratore del Pilastro non sia stato messo in galera, ma che abbia beneficiato degli arresti domiciliari offerti gentilmente dal Gip Alberto Ziroldi di "Magistratura democratica".

Mi piacerebbe molto scoprire se questa cosiddetta toga (rossa ?) si sarebbe mostrato così accomodante verso lo squallido personaggio nel caso in cui ad essere stuprata fosse stata sua figlia, sua madre o sua sorella …

Chissà se il suo imperturbabile buonismo, dal sapore kafkiano, che ricorda la benevolenza tipica delle sinistre verso chi delinque, sarebbe emerso anche nel caso appunto che la sua famiglia fosse stata colpita direttamente?

Clandestini che scorrazzano impunemente per le città (e il Pilastro ne è un esempio), latitanza delle istituzioni (che nel caso del PD sono la causa prima del malessere sociale), spaccio di droga, stupri, feste orgistiche di orde frocio lesbiche come quella del gay pride in cui la blasfemia è protagonista, sono solo alcune delle prerogative che identificano i risultati delle politiche delle sinistre.

Ricordo a chi legge che Monica Cirinnà, esponente del PD, paladina dei trans e madonnina laica del “politically correct” imposto dal pensiero unico, si fece ritrarre mentre inalberava un cartello su cui troneggiava la scritta “Dio-patria-famiglia: che vita de merda” !


De Maria dovrebbe riflettere su tutto ciò prima di abbandonarsi a farse che farebbero ridere se non fosse per il fatto che oltraggiano la Cittadinanza e la Democrazia.

A sua discolpa possiamo dire che quello di democrazia è un concetto sconosciuto, o perlomeno molto lontano dagli ideali di una sinistra che trova le sue radici nel retaggio pseudo culturale del comunismo, al quale guarda ancora con ammirazione e sudditanza.

Non a caso il parossismo anacronistico che identifica gli eredi di Togliatti fa sì che questi lo vezzeggino ancora oggi chiamandolo “il Migliore” !

Mentre De Maria continua il suo ridicolo siparietto elettorale il Pilastro è abbandonato a sé stesso, assediato da degrado e violenza.

Perfino i volontari che fino a ieri tentavano di ripulire il Parco Pasolini e le altre aree verdi del territorio, asportando decine e decine di sacchi di immondizia che quotidianamente vi si accumulavano, hanno dovuto interrompere la loro meritoria opera sociale, stremati dall’inefficacia delle loro azioni e abbandonati dalle istituzioni.

Il Parco Pasolini, e non solo, caro De Maria, è oggi una lattrina a cielo aperto, e ospita quotidianamente gli incivili che indisturbati usano il territorio come immondezzaio personale, gettandovi bottiglie vuote, di vetro e di plastica, cartacce, mozziconi di sigarette a migliaia e ogni altro genere di schifezze.

Dov’è la sinergia con le forze dell’ordine di cui blatera dalle pagine del “Resto del Carlino” ?

I cittadini NON hanno MAI visto alcun addetto alla pulizia del Parco e delle aree verdi, così come agenti in borghese che sanzionino i responsabili del degrado.

In compenso l’Amministrazione (PD) provvede allo sfalcio dell’erba, senza dire ai Cittadini però che lo fa in maniera assolutamente criminale, provocando un danno ecologico importante.

Gli addetti allo sfalcio non eseguono infatti una raccolta preventiva (e nemmeno postuma) dei tanti materiali plastici, e non solo, che vengono abbandonati da quelle stesse orde di incivili che il PD ha riversato sul territorio, e tutto viene così triturato dalle macchine tosaerba.

Le microplastiche così prodotte, criminalmente (altro che transizione ecologica), entrano nel ciclo alimentare, finendo nei mari e diventando cibo per i pesci.

L’emergenza mondiale su questo fenomeno ci racconta che oggi, purtroppo, c’è plastica in ogni pesce o invertebrato che arriva sulle nostre tavole, compreso quindi le cozze, gli scampi, le acciughe e gli sgombri.

Capito caro De Maria? Lei dovrebbe vergognarsi e smetterla di dire schiocchezze, e avere un minimo di dignità riconoscendo gli errori commessi da quel PD che rappresenta, operando per modificarne l’assetto in ogni sua perversa impostazione.

Spero che il Popolo, inteso come elettorato, vi punisca severamente lasciandovi solamente una possibilità, e cioè quella di compiere l’unico lavoro che gia da tempo avrebbe dovuto competervi : pulire i cessi !

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