mercoledì 23 marzo 2022

LO SQUALLIDO SALVINI

Matteo Salvini mostra il suo vero volto anche in occasione della guerra in Ucraina.

Il suo modus operandi improntato ad una ambiguità vergognosa lo caratterizza, così come è apparso molto chiaramente non solo nella sua affannosa corsa finalizzata a compiacere un Governo di cui fa parte, a fianco dei comunisti e dell’intera sinistra, ma anche palesando un aperto disprezzo verso le famiglie ucraine che quotidianamente vengono bombardate dalle orde sanguinarie di Putin.

Salvini si è infatti espresso molto duramente contro la decisione del Premier Draghi di inviare aiuti militari in Ucraina, ribadendo la sua tesi (di comodo) secondo cui il conflitto si deve attenuare sedendosi ad un tavolo di trattative.

La tesi di Salvini è che, mentre le donne e i bambini in Ucraina muoiono sotto le macerie dei palazzi distrutti dai russi, l’Occidente deve limitarsi a compiere passi diplomatici e a dialogare con gli assassini del Male Assoluto.

Va detto che, non a caso, Salvini è stato a lungo un fervido ammiratore di Putin, nonostante il fatto che questi sia stato un colonnello del KGB, la famigerata polizia segreta nata dalle ceneri dell’NKVD, responsabile di deportazioni epocali e di genocidi.

Quando cadde il Muro di Berlino, Putin si trovava proprio nella capitale della Germania est, ed era uno di quelli che sparava o dava l’ordine di sparare alla schiena di coloro che tentavano di fuggire dal “paradiso comunista”.

Salvini indossò la maglietta con l’effigie di Putin, per omaggiarlo e testimoniargli così la sua devozione, nonostante il fatto che fosse a conoscenza dei genocidi commessi dal suo idolo e dei suoi innumerevoli crimini contro l’umanità.

Putin fece radere al suolo le città della Cecenia, riducendo quel Paese ad un cumulo di macerie e consentì alle sue truppe di praticare lo stupro come arma di guerra.

Lo stesso modus operandi che in questi giorni sta applicando nei confronti del Popolo Ucraino, accanendosi contro le abitazioni civili, gli asili, gli ospedali, i teatri e qualunque altro luogo, anche in assenza di rilevanza strategica o di obiettivi militari.

Tutto ciò non interessa a Matteo Salvini, impegnato com’è a fare combutta con gli squallidi politicanti che ancora oggi, grazie ai sui voti e a quelli di Berlusconi, tengono in ostaggio la Popolazione italiana con lo strumento del green pass.

Salvini vuole il dialogo con Putin ma paradossalmente non ha permesso al Popolo italiano di dissentire e di opporsi al green pass, votando infatti insieme a PD, LeU, e sinistre al completo, per la privazione della libertà e per la fine della democrazia in Italia.

Come definire il comportamento di questo politicante se non con il termine di squallido ?

Anche la Polonia, durante l’ultima visita di Salvini in quel Paese, gli ha rinfacciato il fatto di aver indossato la “famosa” maglietta” con l’immagine di Putin, facendogli capire che non era un ospite gradito!

Salvini sta conducendo la Lega allo sfacelo e durante tale percorso non si fa mancare nulla, nemmeno il tradimento nei confronti di Fratelli d’Italia, palesato in occasione sia della rielezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, che della riforma per il Presidenzialismo proposta da Giorgia Meloni, affossata a causa delle assenze di due Deputati di Salvini e Berlusconi.

Lo squallore che trasuda da ogni singolo comportamento di Salvini esprime con tragica evidenza la sua doppiezza morale e una smisurata ambiguità, come dimostra il suo asservimento ai dictat del pensiero unico di cui oggi è membro a pieno titolo.

Giuda Iscariota, non avrebbe potuto fare di meglio, in un perverso teatrino nel quale la rappresentazione degli interpreti presenti è frutto di complicità, inciuci, compromessi, falsità, ambiguità, tradimenti, eseguiti con la massima disinvoltura e in totale dispregio del mondo circostante.

L’elettorato della Lega non ha sicuramente digerito il fatto che da Partito di opposizione al Governo delle sinistre, Salvini sia diventato un membro proprio di tale compagine, a fianco di Draghi, Conte, Di Maio, Speranza, Fratoianni, ma anche di Brunetta, Gelmini, Carfagna, e di tutta l’accozzaglia delinquenziale che compone la dittatura odierna in Italia.

La caratura morale di questi personaggi è inferiore a quella che può avere un ratto di fogna, e i fatti lo dimostrano.

Nel frattempo in Ucraina i bambini continuano a morire!

I fanatici adoratori di Salvini, quelli per intenderci che lo riconoscono come leader a prescindere, incuranti dei suoi tradimenti e delle sue vigliaccate, commesse senza ritegno, osannano a loro volta Putin, in uno scenario paradossale nel quale l’ignoranza, la disinformazione, e l’idiozia allo stato puro trionfano.

Questi personaggi, veri e propri trolls che popolano Facebook e altri social, non mancano quotidianamente di esprimere le loro squallide simpatie per Putin, disprezzando le vittime dei bombardamenti russi.

Questo orientamento, fortunatamente limitato ad un numero ridotto di estimatori dell’Asse Salvini-Putin, si palesa come un vero e proprio cancro sociale, proprio come se costoro inneggiassero a Hitler o a Stalin.

In tutto ciò, la responsabilità di colui che veniva denominato “il Capitano”, ma che ora può essere definito solamente come squallido politicante, è enorme.

Il suo comportamento ha provocato una serie di condizionamenti che traggono linfa vitale dalla confusione ideologica e dall’ignoranza, inducendo i sopracitati trolls a manifestare senza ritegno la propria ignoranza.

D’altra parte le “destre” di oggi non propongono più modeli culturali, didattici e intellettuali che mostrano la vera essenza del comunismo e dei loro eredi, lasciando agli estimatori di Togliatti, di Putin, o dei gerarchi cinesi ampi spazi di manovra per quanto riguarda la disinformazione.

Percolpa di politicanti come Salvini non esistono più retrospettive culturali che traggano linfa vitale dalla disanima dei crimini comunisti e dalla consapevolezza della ferocia insita nell’essenza del Male assoluto, ma solamente effimere concomitanze di malumori sociali eretti a baluardo di propaganda.

In parole povere mancano le basi ideologiche che attraverso lo studio della Storia ci insegnano quale debba essere il percorso democratico di una società civile, mentre la formazione della base elettorale della cosiddetta destra è inesistente, orba di riferimenti didattici e privata di contenuti intellettuali.

L’anticomunismo, che dovrebbe essere alla base di ogni raggruppamento politico che guardi ai valori di democrazia e libertà, è in realtà scomparso o agonizzante, mentre la disinformazione comunista continua ancora oggi a diffondere una verità plasmata e addomesticata a loro uso e consumo.

Il declino della Lega, a causa di Salvini, assomiglia molto da vicino a quello dei pentastellati di Beppe Grillo, il cui percorso implosivo ha tratto i suoi prodromi proprio dalla mancanza di riferimenti ideologici.

Il malcontento popolare che fu la causa determinante del successo elettorale dei 5 stalle, si è infatti scontrato in seguito con la stessa ambiguità e lo stesso modus operandi palesato da Salvini negli ultimi anni, conducendo il Movimento verso l’estinzione.

Le sinistre, forti di riferimenti ideologici a cui non hanno mai voluto rinunciare, pur metamorfizzandosi, professano una asfissiante disinformazione da decenni, insinuandosi in ogni settore della vita sociale e raccogliendo consensi.


L
a loro ambiguità è diversa da quella di Salvini, poiché è mirata a fagocitare consensi, ad assoggettare masse, a creare un gregge di pecoroni da manipolare, in un ciclo perverso che si nutre della stessa disinformazione attuata, mentre il modus operandi dell’ex “Capitano” si concretizza nella ricerca affannosa di un posto nel Governo Draghi, di una compiacenza complice con l’ex nemico, con il quale vota all’unanimità.

C’è da chiedersi come mai Salvini si sia prostrato al cospetto del nuovo Zar, nonostante la caratura criminale dello stesso e a fronte di un genocidio in atto attualmente, e ci si domanda come mai non esprima senza ambiguità una netta presa di distanza dalle politiche genocide di Putin, ma anzi si inalberi di fronte all’ipotesi di aiutare militarmente l’Ucraina.

Cosa lo rende così compiacente nei riguardi dell’ex colonnello del kgb ?

Consiglierei Salvini di recarsi a Kiev o a Mariupol, oppure a Odessa e Leopoli, per provare sulla sua pelle cosa significhi ricevere le bombe russe sulla testa, o rimanere prigioniero sotto le macerie di una casa crollata.


Se ciò capitasse a sua figlia, sarebbe ancora così compiacente verso il suo idolo russo ?

Personalmente non sono un estimatore di Mario Draghi, dato che lo considero un criminale che ha ridotto in schiavitù il Popolo Italiano, ma devo riconoscere che il suo sdegno verso Putin e la sua proposta di inviare aiuti militari in Ucraina mi trova perfettamente d’accordo.

Non si può dialogare con chi stupra la democrazia e con chi disprezza la vita degli esseri umani.

Putin è paragonabile ad elementi criminali come Hitler, Stalin, Lenin, Pol Pot, Xi Jinping, Fidel Castro e solo una mente malata e ambigua può pensare di tergiversare sull’argomento mentre i bambini soccombono ai bombardamenti.

Caro Matteo Salvini, sei un morto che cammina (in senso politico) e non ti sei nemmeno accorto che la china discendente che hai intrapreso  ti condurrà all’estinzione.

Sei artefice del tuo destino, ma sappi che, come recita un vecchio proverbio, chi è causa del suo male pianga sé stesso!

 

Il Blog del Pilastro 

Nessun commento:

Posta un commento