Pilastro: i "compitini" del PD
I cittadini del Pilastro assistono all’incedere quotidiano del tempo che trascorre inesorabile, testimoni delle criticità che affliggono il territorio, abbandonato dalle istituzioni locali (leggi PD).
Il Parco Pier Paolo Pasolini (il pedofilo assunto dalle sinistre come simbolo di riferimento), ad esempio, ne è una testimonianza tangibile, davanti agli occhi di tutti.
Il degrado che si presenta davanti agli occhi di coloro cher si trovano a percorrere i sentieri del parco è ben visibile, sotto forma di sporcizia e di mancata manutenzione da parte dell’Amministrazione comunale, preoccupata solo di esibire la propria patente di antifascismo, tanto trito e ritrito quanto anacronistico e fine a sé stesso.
Da anni il blog invia mail all’Uffico segnalazioni San Donato e San Vitale, gentilmente preposto dal Comune di Bologna a recepire le istanze della popolazione residente, senza però avere mai avuto qualche tipo di riscontro.
In particolare segnalammo al suddetto le problematiche inerenti agli sfalci periodici del Parco Pasolini, effettuati senza la preventiva pulizia del territorio.
In pratica le macchine adibite allo sfalcio tritano tutto ciò che incontrano al suolo durante il loro passaggio, comprese le tante bottiglie di plastica abbandonate dalle persone incivili, lasciando così un significativo volume di microplastiche sul terreno, le quali vengono poi veicolate attraverso l’acqua e il vento con destinazione il mare.
Un problema che, se moltiplicato per le tantissime aree verdi sottoposte al medesimo sfalcio selvaggio, produce un inquinamento che cozza con le sbandierate poitiche cosiddette “green” del PD e delle sinistre.
Politiche che di “green” non hanno proprio nulla, come testimona l’indifferenza del Comune verso le proposte del blog con cui si peroravano iniziative finalizzate a promuovere la conoscenza e il rispetto della natura.
Abbiamo proposto di fare percorsi didattici all’interno del Parco che illustrassero le diverse specie vegetali e animali, installando bacheche informative e apponendo cartellini identificativi sui tronchi degli alberi.
Piante, fiori, erbe spontanee, volatili di vario tipo, animali e insetti, sarebbero così proposti all’attenzione di chi frequenta il Parco, allargando quell’orizzonte culturale che diventerebbe prodromico ad un sentimento di interesse.
Il Comune ha provveduto tempo addietro a piantumare un centinaio di alberelli, sparsi in tutta l’area del parco Pasolini, ma anche in questo caso ha palesato l’intenzione di svolgere il solito “compitino” privo di concretezza.
Mentre una volta infatti si piantavano alberi di alto fusto, che con il tempo sfoggiavano chiome maestose e producevano zone d’ombra apprezzate nei periodi di gran caldo, oggi l’Amministrazione comunale si limita a mettere a dimora degli alberelli che non crescono oltre i tre metri rimanendo di piccole dimensioni.
Tutto ciò nasce probabilmente dall’idea di risparmiare sulla futura manutenzione, anche se a onor del vero va detto che questa è pressochè inesistente.
Voglio segnalare un altro “compitino” svolto con superficialità e indoleza che ho notato all’inizio del Parco, lato Pirandello, sulla palazzina ASL, recentemente sottoposta a ristrutturazione e restyling.
Per concludere i lavori, i muri esterni della palazzina sono stati riverniciati e sono state fatte alcune grandi scritte sulle pareti che, nelle intenzioni degli amministratori, avrebbero dovuto costituire un segnale di accoglienza e di inclusione.
Va detto però che nei fatti il segnale è stato quanto meno deludente, fazioso e divisivo, poiché è rivolto solo a cittadini di lingua araba, come si vede dalle immagini, escludendo così le persone di etnia cinese, pachistana, albanese, romena, e altre.
Inoltre, nella loro enfasi politica i guru della comunicazione di ASL hanno sbagliato la scritta in inglese “walk together” (camminiamo insieme), scrivendo togheter anziché together…
La scritta troneggia sul muro esterno che guarda verso il Parco e il Centro commerciale, e testimonia la reale indole di chi nascondendosi dietro parole come inclusione palesa invece un menefreghismo imbarazzate…
Quello che meraviglia è che ci siano ancora PDIOTI che ostinatamente credono a dei politicanti che da anni prendono per i fondelli la popolazione, come i fatti dimostrano…Avete mai visto un addetto del Comune, o qualche attivista dei centri sociali, pupilli di Lepore, dedicarsi alla pulizia del parco?
Ultimamente il PD, per voce di Matteo Lepore e di Michele De Pascale, ha imposto l’aumento consistente di tariffe che colpiscono direttamente le fasce più deboli, gli anziani, e i lavoratori.
Mi riferisco a quanto segue:
Biglietti del bus: sono passati da 1,50 a 2.30 euro
City pass: è aumentato da 14 a 19 euro
Biglietto giornaliero: è aumentato da 6 a 9 euro
Sono aumentate le tariffe per la sosta delle auto:
da 1,20 a 1,80 euro orarie nella “corona semiperiferica”
da 1,50 a 2,20 euro orarie nella “corona semicentrale”
da 1,80 a 2,90 euro orarie nel “centro storico”
da 2,40 a 3,90 euro orarie nella “cerchia dei Mille”
Il disprezzo del PD verso i cittadini si è ulteriormente palesato con l’aumento dell’addizionale regionale IRPEF per fasce di reddito superiori a 28.000 euro.
Inoltre, a partire dal 2 maggio 2025, i politicanti piddini hanno introdotto un nuovo tichet sui farmaci di fascia A (quelli mutuabili), per i quali è richiesto un contributo di 2,20 euro a confezione, fino ad un massimo di 4 euro per ricetta, palesando l’intenzione di colpire coloro che sono già da tempo oltraggiati da un sistema sanitario inefficace e costoso, frutto dei Governi delle sinistre.
La ciliegina sulla torta delle politiche criminali del PD è rappresentata dall’aumento del bollo auto, che rincara da 1,29 a 1,50 euro per Kw a seconda della classe.
Che dire ?
Lascio a chi legge le debite considerazioni …