Sottotitolo : La coda di paglia di Virginio Merola e del PD
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Il PD sta scomparendo e i sondaggi lo danno a livelli di
consenso molto bassi, vicini al 15%.
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Le politiche del PD sono CONTRO i Cittadini.. |
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Per questo motivo, nel tentativo di ingraziarsi almeno in
parte quell’elettorato che ha perso fiducia in lui, il PD sta eseguendo una
serie di “compitini” sul territorio.
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Uno di questi consiste nel proclamato tentativo di
ripulire la città dai graffiti.
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Il degrado in cui sono immersi i Cittadini, e le centinaia
di migliaia di graffiti che assediano Bologna, in ogni sua parte di territorio,
sono il frutto della mancanza di volontà del Sindaco di preoccuparsene.
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Dall’anno del suo insediamento a Palazzo d’Accursio, il
sindaco post comunista, erede delle politiche di togliattiana memoria, ha fatto
ben poco per il benessere dei cittadini e per il buon decoro della Città.
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Elenco alcune delle problematiche cittadine verso cui ha
tenuto un atteggiamento tale da essere identificato come incapace e come
“partigiano” (nel senso più deleterio del termine) nei confronti della società
civile.
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Centri sociali
Degrado e tutela zingari
Disinformazione
Graffiti
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Esaminiamo ora questi aspetti della quotidianità bolognese
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CENTRI SOCIALI
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E’ oramai palese che esiste un forte connubio fra gli
elementi criminali che orbitano attorno all’universo anarco-comunista dei
centri sociali e l’Amministrazione comunale, e ciò è comprovato dal fatto che
nonostante l’illegalità quotidiana rappresentata dall’aver occupato uno stabile
non di loro proprietà, questi “tupamaros” della domenica, possono continuare a
delinquere imperterriti.
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Il Sindaco talvolta si pronuncia contro questo stato di
cose, ma poi subito dopo li coccola promettendo loro di trovargli una sistemazione
adeguata per il proseguo delle loro attività.
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Ci si chiede allora come mai il Sindaco non si dimostri
così solerte verso le altre minoranze politiche, patrocinandole e offrendo
sostegno.
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Se non altro il panorama cittadino offre un quadro legalitario
sulla presenza di gruppi legati alla
destra, che manifestano la loro dissidenza in maniera non violenta e discreta.
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L'edificio occupato da Xm24 su cui sono stati fatti murales contro la Polizia ... |
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Al contrario i centri sociali sono l’espressione del più
bieco comunismo, quello che rivela con la violenza il suo vero volto, e lo hanno
dimostrato in svariate occasioni, non ultima quella in cui hanno impedito a
Matteo Salvini di parlare ai Cittadini.
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I metodi sono quelli del vecchio PCI, tanto amato dai suoi
eredi, vero Sindaco ?
Altrimenti non si spiega il perché esistano a Bologna una
Via Lenin e una Via Togliatti, entrambi criminali sanguinari e assassini
appartenenti al comunismo passato.
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Sappiamo tutti che Togliatti viene ancora oggi ricordato e
omaggiato con il vezzeggiativo di “il Migliore”.
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La Magistratura sembra pensarla nello stesso modo, o
almeno quella parte di Giudici che fino ad oggi hanno emesso sentenze nei
processi contro i delinquenti dei centri sociali, guarda caso tutte di
assoluzione.
Il fatto che la città sia stata messa a ferro e fuoco è
irrilevante.
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DEGRADO E TUTELA
ZINGARI
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La dittatura linguistica delle “toghe rosse” ha
sentenziato che il termine “zingaro” sia offensivo, a riprova del fatto che
chiunque produca illegalità, disagio, degrado, sottocultura, e in ultima
analisi odio sociale, rappresenti un valore aggiunto da tutelare.
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Lo prova il fatto che un elemento di spicco del PD sia andato in
carcere a trovare l’assassino che ha accoltellato il Carabiniere invece di
andare a confortare il milite dell’Arma sopravvissuto all’aggressione.
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Per quanto riguarda gli zingari (oops, i rom…) questi sono
coccolati da decenni dalle Amministrazioni rosse bolognesi che si sono
susseguite, e durante questo percorso si è consentita la loro attività
criminale incentrata sul furto, sulle molestie, sulle truffe, senza parlare del
degrado e della sporcizia che provocano.
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Ai bolognesi viene fatta pagare una tassa sull’immondizia
sempre più cara, un balzello di stampo medioevale, mentre agli zingari (oops, i
sinti…) viene consentito di svuotare i cassonetti delle immondizie per
rovistare tra i rifiuti, e di lasciare tutto in strada.
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Decenni di "buonismo" del PD hanno ridotto Bologna ad una pattumiera a cielo aperto |
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L’accattonaggio di un esercito di questuanti e derelitte
assedia la cittadinanza spingendola ad elemosinare quotidianamente, salvo poi
scoprire in seguito a qualche indagine dei Carabinieri che in un campo nomadi
hanno scoperto bauletti pieni di soldi e d’oro.
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D’altra parte non si può non ipotizzare la provenienza
illecita di tale benessere, visto che il lavoro non appartiene alla cultura dei
nuovi gitani metropolitani, che fanno del parassitismo e del malaffare
l’essenza vitale del loro incedere quotidiano.
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Ciò non è sufficiente a evitare che l’Amministrazione
rossa tuteli sempre di più queste etnie, fornendo loro assistenza, campi
attrezzati, corrente elettrica e acqua (che pagano i Cittadini), posti
riservati negli asili e quant’altro.
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Forse Merola non sa che queste persone in Russia ai tempi
di Stalin e di Togliatti venivano instradate verso sentieri di sola andata per
i gulag siberiani.
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Riguardo al crescente degrado imperante a Bologna, vorrei
invitare chi legge a focalizzare la propria attenzione sulla situazione
igienica territoriale che ci circonda.
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Le fermate dei bus assomigliano a latrine a cielo aperto,
in cui è evidente che la pulizia viene effettuata sporadicamente, in cicli che
appaiono insufficienti, mentre i graffiti e le pubblicità abusive sembrano
prevalere, generando sensazioni di fastidiosa distropia.
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Esistono i cestini per la raccolta delle cartacce, ma
vengono svuotati solo raramente, soprattutto quelli nei Parchi pubblici, che
appaiono dimenticati e in balia dei vandali.
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Solo la buona volontà di alcuni volonterosi Cittadini
riesce faticosamente a tamponare le negligenze di una Amministrazione che sarà
comunque punita alle prossime elezioni.
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DISINFORMAZIONE
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La disinformazione è da sempre l’arma migliore usata dai
comunisti prima e dai suoi seguaci oggi.
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La mistificazione e la falsificazione della realtà sono i
corollari che appartengono alle false verità proposte dai professionisti
dell’inganno, dagli pseudo-intellettuali delle sinistre che per decenni hanno costituito il cancro della società
italiana, spargendo le loro metastasi.
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Bologna non è rimasta indenne da questa infezione, anzi se
ne è alimentata per lungo tempo, fino dal dopoguerra in cui i partigiani
assassini e comunisti massacravano le vittime civili.
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Merola premia Mario Anderlini, partigiano comunista assassino della Brigata Garibaldi Bolero |
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La letteratura in materia è oggi esaustiva al riguardo e
permette di collocare i criminali comunisti, compresi i partigiani, tra coloro
che sono da additare al pubblico disprezzo.
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L’apparato post comunista però pare non pensarla in questo
modo, nonostante la verità emerga prepotentemente da ogni parte, e insiste nel
celebrare i fantasmi criminali del passato come odierni eroi del comunismo.
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Ecco perché annualmente assistiamo a stucchevoli cerimonie
in cui senza vergogna costoro cantano “bella ciao” e salutano con il pugno
chiuso.
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Forse questa gentaglia non sa che oggi la popolazione,
grazie anche a internet, è a conoscenza di molte delle cose precedentemente
nascoste o mistificate, e che tutto ciò influirà sul loro metro di giudizi al
momento del prossimo voto.
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GRAFFITI
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Il graffitismo è un fenomeno diffuso in molte città ma
pare che a Bologna abbia trovato un terreno più fertile che altrove.
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Lo dimostra che in città non esiste una parte di
territorio che ne sia libera.
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Il centro città è completamente devastato, mentre i
graffiti si estendono a macchia d’olio anche nelle periferie, aggiungendo
ulteriore degrado a quello già esistente.
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Il permissivismo e il pernicioso buonismo che
contraddistinguono le sinistre hanno permesso ai delinquenti che deturpano ogni
angolo di Bologna di perseverare nel loro intento, garantendo loro l’impunità
che deriva dalla mancanza di regole, di sanzioni, di controlli, e di
repressioni.
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I cittadini sono ostaggio di questa politica che
privilegia le attività criminali a discapito della gente onesta.
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La realtà è sotto gli occhi di tutti... |
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Anni e anni di disinteresse della Pubblica Amministrazione
(PD) mostrano il vero volto di chi palesa un unico e contingente afflato : la
simbiosi con i dictat del proprio partito (PD) e l’attaccamento alla poltrona.
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Il biglietto da visita di Bologna, oggi, con l'Amministrazione Merola, è questo !
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Di fronte a chiunque si presenta come la città più
graffitata al mondo, e ciò è sotto gli occhi di tutti…
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Su questo blog c’è una pagina dedicata proprio al degrado
e ai graffiti, con tanto di immagini…
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In questi giorni il Sindaco ha proclamato di voler
affrontare il problema, e di voler iniziare a rimuovere i graffiti.
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Che sia per il fatto che prossimamente ci saranno le
elezioni in cui SICURAMENTE la Lega
prenderà a calci nel didietro il PD, mandandolo a casa ?
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Il fatto che Merola tenti di muoversi adesso, ipocritamente, dopo anni e
anni di colpevole inedia dovrebbe far riflettere su quello che appare come un
forzoso compitino…
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Il Blog del Pilastro
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